Al consiglio comunale solenne per la festa di Liberazione mancava il consigliere Stefano Benedetti, un segno di protesta contro quella che dice essere negazione di libertà di pensiero e di espressione. L’aver negato sale pubbliche a Casapound prima e Forza Nuova poi per conferenze a favore della comunità su temi attuali, fa sì che Benedetti associ l’amministrazione Pucci al governo cubano dove gli intellettuali mettono in atto lo sciopero della fame per la libertà dei dissidenti. A Massa invece, coloro che solitamente sono sempre pronti ad intervenire per manifestare a favore della Resistenza o dei martiri Partigiani, di fronte a fatti come quelli degli ultimi giorni tacciono. Ricordiamo che la conferenza “Tempo di essere madri” di CasaPound si sarebbe dovuta svolgere in un primo momento a palazzo Bourdillon, negato dopo l’annunciata contromanifestazione dei Carc, ma ufficialmente per “sopraggiunte esigenze organizzative”. Dibattito che poi si è svolto regolarmente nelle sede della Lega Nord a Massa, controllata a vista dagli uomini della Digos. Non usa certo parole leggere il consigliere che rincara la dose accusando ancora il sindaco Pucci di aver tollerato l’occupazione di uno stabile da parte dei Carc e la manifestazione degli immigrati in Piazza Aranci nei giorni scorsi.