È un fiume in piena di idee Monica Faenzi, candidata alle regionali con il PdL: dopo aver ricevuto l’appoggio della destra, prende carta e penna e scrive due lettere personalizzate al candidato dell’Udc Francesco Bosi e al suo rivale numero uno Errico Rossi. A Bosi rinnova l’invito a far convergere i voti dell’Udc in quelli del PdL. In maniera informale la Faenzi lo aveva già chiesto a Francesco, così chiamato perchè amici da tempo dice lei, ma lui aveva rifiutato la proposta. “Non demordo”_ scrive_ e rinnova l’invito a Bosi: “scegli di correre al mio fianco contro il centrosinistra, dimostra al tuo elettorato che il tuo partito non è contiguo al Pd”. Naturalmente la proposta non è priva di vantaggi per l’Udc:  “Se accetterai, in caso di nostra vittoria, il tuo partito avrà un assessorato”. Del resto, rincara la Faenzi, Bosi dovrebbe sapere che rischia di restare fuori dal Consiglio regionale e la possibilità di avere un rappresentante in giunta potrebbe essere da tenere in seria considerazione.  La Faenzi infine non tralascia una missiva anche per il suo rivale storico Errico Rossi, stavolta meno addolcita: “vista l’impossibilità di confrontarci in un dibattito pubblico_ gli scrive_ e vista la reticenza a dialogare con una donna, chiedo una conferenza congiunta”. La Faenzi vorrebbe dunque tenere una conferenza stampa con Rossi, in occasione della quale si potrebbero rendere noti i nomi degli assessori da nominare per entrambe le fazioni. Una dimostrazione di trasparenza, per non far recapitare agli elettori una scatola chiusa, dopo le elezioni: “Anche gli assessori dovrebbero essere sottoposti a giudizio popolare”.