Prosegue la battaglia del consigliere Stefano Benedetti contro i dipendenti comunali sorpresi dallo stesso consigliere in città a fare commissioni proprie durante l’orario di lavoro. Benedetti avrebbe poi denunciato un altro fatto grave, ossia la possibilità che alcuni dipendenti timbrino due cartellini all’entrata, in modo da poter fare arrivare più tardi il proprio collega e lo stesso poi per ricambiare il favore, dice ironicamente Bendetti, timbra il cartellino di uscita per tutti e due; consentendo così all’altro di uscire in anticipo. Ma i fatti denunciati sono al momento passati in secondo piano e la discussione si è spostata sulla mail mandata da Benedetti a un dipendente comunale dove si riportano parole del Duce. La CGIL ha già pronto un esposto per apologia del Fascismo. Per la CGIL la Carta Costituzionale, nata dalla lotta di Resistenza, è l’unica carta di riferimento. Benedetti, dice la CIGL dovrebbe rivolgere il suo sguardo altrove perché la famosa “CASTA” è ancora imperante e sta facendo i propri affari sulle spalle dei più deboli. Il consigliere de la destra Toscana, dice ancora la CIGL preferisce prendersela con il pubblico dipendente che garantisce l’erogazione di servizi. Lo fa per demagogia e per distogliere i cittadini dai veri problemi di questo paese. Benedetti attenda fiducioso, ribadisce la CIGL presto il nostro esposto arriverà a Lui.