Tante delegazioni straniere per la grande fiera del marmo e delle tecnologie. Cifra record di operatori, architetti e designers a Carrara dal 19 al 22 maggio. Un elenco molto ricco, a ribadire come CarraraMarmotec sia un appuntamento fondamentale per Carrara quale simbolo del Made in Italy del marmo.

A due mesi dall’inizio di CarraraMarmotec sono già molte le delegazioni ufficiali che hanno confermato la loro presenza alla grande fiera per proseguire o attivare rapporti commerciali, conoscere nuovi materiali e lavorazioni oltre che per informarsi sulle innovazioni realizzate dalle aziende che costruiscono macchine e sistemi di estrazione e lavorazione della pietra naturale. Un lavoro organizzativo delicato i cui risultati sarebbero concreti e visibili, con la presenza in fiera gruppi importanti per numero e caratteristiche. Nelle prossime settimane si attendono altre conferme ma il quadro degli ospiti previsti sarebbe già delineato, comprendendo ben undici gruppi: per ciascuno sarà studiato un programma di visite ed incontri calibrati sulle necessità o su specifiche richieste, ponendo un’attenzione particolare nella selezione del delegati che, se architetti, rappresenteranno studi importanti, nel caso di operatori, aziende di altissimo livello. Oltre 500 architetti ed operatori quindi: un numero  mai registrato in nessuna delle precedenti edizioni. Dagli Stati Uniti delegazioni del prestigioso Marble Institute of America, un gruppo di 20 imprenditori del Restoration Industry Association ed una terza delegazione, composta operatori, architetti, distributori provenienti, oltre che dagli USA, da  Canada e Paesi del Golfo. Ancora progettisti da Germania, Regno Unito, Francia, Argentina, Brasile, Messico, Hong Kong e Shanghai; importatori e distributori di materiali lapidei da Polonia, Russia, Sud America, Arabia Saudita, Emirati Arabi, Qatar, Kuwait, Libano, Giordania, Egitto, Turchia; interesse all’acquisto di tecnologie da parte di Egitto, Libia, Tunisia, Algeria, Arabia Saudita, Emirati Arabi, Cuba e Perù; dalla Turchia 17 imprenditori per seguire un corso di formazione, mentre numerosi architetti ed imprenditori da Repubblica Ceca, Iran e Palestina.