In Toscana si voterà il 28 e 29 marzo per eleggere presidente e consiglio regionale. Sono state riammesse le due liste in un primo momento escluse, Radicali e Forza Nuova, sono cinque le coalizioni e nove le liste che si contenderanno a fine marzo i 55 posti del Consiglio regionale per i prossimi cinque anni, dieci in meno rispetto al 2005. In Toscana la legge elettorale non prevede che si possano esprimere preferenze per i candidati consiglieri. Possono sperare di avere un rappresentante solo i partiti che raccolgono almeno il 4% dei consensi. Forza Nuova sarà presente solo a Grosseto, Lucca, Massa-Carrara, Pistoia, Firenze ed Arezzo. La Lista Bonino-Pannella potrà essere votata a  Pistoia, Arezzo, Firenze, Massa-Carrara, Pisa e Siena. Tutte le altre sette liste corrono in tutte e dieci le circoscrizioni provinciali. Forza Nuova sostiene la candidatura a presidente della Regione di Ilario Palmisani, la lista Bonino-Pannella quella di Alfonso de Virgiliis. Partito Democratico e Riformisti, Verdi e Federazione della Sinistra (ovvero Rifondazione e Comunisti Italiani), Sinistra Ecologia Libertà e Italia dei valori candidano Enrico Rossi. Francesco Bosi è il presidente proposto dell’Unione di centro. Il Popolo della libertà e la Lega Nord candidano Monica Faenzi. Il voto ad una lista automaticamente si trasferisce anche al candidato presidente. Se invece un elettore indica solo il candidato presidente, il voto non andrà a nessuno dei partiti o dei movimenti che lo sostengono. E’ possibile anche votare il candidato presidente di uno schieramento e un partito di una diversa coalizione (il cosiddetto “voto disgiunto”). Gli elettori toscani chiamati alle urne il 28 e 29 marzo saranno oltre 3 milioni. Nei 287 comuni della regione sono state allestite 3.968 sezioni. Cinque anni fa votarono oltre 2 milioni di persone, il 71,35 per cento degli aventi diritto.