Il giovane fortunatamente ce l’ha fatta, l’autista, pronto di riflessi ha intravisto un braccio con la telecamera di bordo ed ha immediatamente bloccato la pressa tritura rifiuti. A tragedia scampata il presidente dell’Amia Spediacci ha annunciato che applicherà sui bidoni della spazzatura dislocati nel comune di Carrara un vistoso cartello con la scritta: ‘Vietato dormire dentro i cassonetti”. Tutto ciò servirebbe ad evitare le disgrazie ed anche a tutelare gli operatori dell’azienda. La notizia fa subito il giro dei blog e suscita un dibattito allargato cui partecipano privati cittadini ma anche esponenti politici di diverso colore. Se qualcuno comincia criticando l’intervento del presidente Spediacci, in quanto scrivere sui cassonetti non servirebbe a null’altro che a lavarsi la coscienza, la discussione si amplia e va a toccare tutta la gestione del sociale a Carrara. “I servizi sociali e socio/assistenziali in città non funzionano”, scrivono in molti, “perché oltre alla mensa, non si fanno anche dormitori?”, domanda un altro, visto che i poveri vengono sbattuti via dalle strade, dagli androni e dalle sale d’aspetto delle stazioni?” In città insomma, si legge fra il fiume di post inviati, mancherebbe la solidarietà sociale ed ogni cosa sarebbe vista esclusivamente sotto il profilo dell’ordine pubblico. Non mancano così durissimi attacchi all’assessorato che, si afferma, pur rappresentando un partito di sinistra come Rifondazione, non mette in campo nulla per il recupero di simili situazioni limite ed anzi utilizzi il disprezzo verso categorie che andrebbero tutelate e sostenute. Ed anche il tema del razzismo fa capolino: “VI immaginate”, scrive un commentatore, “se l’altra sera, alla guida del Suv che ha ammazzato un povero cristo investendolo, al posto del conducente ubriaco e contromano ma bianco e carrarese ci fosse stato un rom? I bravi cittadini di Carrara avrebbero dato fuoco al campo nomadi, invocato le ruspe, fatto giustizia da soli”. Insomma lo scontento si tocca con mano leggendo le centinaia di post inviati e qualcuno, trasferitosi al nord, sottolinea con quanto dolore, adesso, non potrà più vantarsi di appartenere ad un popolo diverso, quello più aperto e generoso della gente di mare. E intanto è di pochi giorni fa l’idea di ignoti di dar fuoco alle povere cose di un clochard in piena via Roma.