“Chiedo la solidarietà di tutte le 29 società della Lega Pallavolo Serie A”. A parlare è un furioso presidente della Quasar Massa Versilia, Italo Vullo, dopo il ricorso presentato in seguito ad errori arbitrali e respinto. Chi l’ha detto che i cattivi arbitraggi sono solo nel calcio? Più probabile che un errore, se ripetuto e non casuale, dipenda dalle società che si hanno di fronte e lo sa bene la Quasar Massa Versilia che in questo primo campionato nella A2 di pallavolo lo ha provato a proprie spese con sviste che non si riescono a spiegare. L’ultima in ordine di tempo, e abbastanza grossolana, è accaduta domenica scorsa contro il Ravenna. Andiamo con ordine: è il quinto set, quello decisivo, quando il Marcegaglia sul 9-8 rientra in campo con una formazione sbagliata che manterrà per l’intero set, vinto poi per 18-16 da Ravenna. Nonostante i reclami dei giocatori in campo e di Cantagalli dalla panchina, l’arbitro non ha segnalato il fallo di rotazione e non ha preso alcun provvedimento. Sorte ben diversa era toccata alla Quasar in una precedente gara, con Isernia, quando sempre per fallo di posizione, si vide togliere 8 punti in un set. Ma il ricorso del presidente Italo Vullo è stato respinto, nonostante nel referto di gara consegnato alle due squadre, visivamente pasticciato, sono presenti ancora gravi irregolarità. Ad esempio sarebbero cancellati gli ultimi due turni in battuta di Bratoev nel tie-break e ci sarebbero correzioni di numeri; referto pubblicato anche sul sito ufficiale della Quasar. “Apprendiamo con stupore e soprattutto disgusto l’esito del comunicato federale che respinge il nostro reclamo” le prime parole del massimo dirigente della Quasar Massa Versilia. “Fermo restando che il nostro reclamo non è contro Ravenna, società modello, la pallavolo ha perso un’altra occasione per far vedere che è gestita in modo sereno, sano, basato sui principi di onestà e lealtà”.