Tragedia sulla A12 all’altezza del casello autostradale di Massa: poco dopo le 5 di mattina un autobus francese, con a bordo 63 persone di cui 56 bambini tra i 12 e i 14 anni, è finito fuori strada, imboccando l’uscita per Massa senza volere e catapultandosi da un gurad rail all’altro, fino a finire sotto sopra. Una tragedia che conta tre morti, l’autista dell’autobus, una insegnante e un bambino di 13 anni. Nel momento in cui andiamo in onda altri 17 bambini sarebbero ricoverati all’ospedale di Versilia, di cui otto in traumatologia, sei in fase di dimissione; due ricoverati al reparto pediatrico per lesioni provocate dalle cinture di sicurezza; un bambino, invece, e’ in rianimazione ma non e’ in pericolo di vita. L’autobus era partito alle 14 da Bourdeaux, caricando la scolaresca del Collegio di Notre Dame de Riberac: direzione Firenze. Una gita scolastica finita nel sangue. Tre le fermate del pullmann già effettuate nel tragitto; l’ultima per cenare; poi alle 3 del mattino il cambio degli autisti e due ore dopo l’incidente: forse un colpo di sonno, forse un malore, oppure ipotesi più grave qualche bicchiere di troppo. A dirlo sarà domani l’autopsia sul cadavere dell’autista che verrà effettuata dal medico legale della procura maurizio ratti. Le immagini dell’incidente mostrano come l’autobus sia finito accartocciato su se stesso; i passeggeri sono stati fatti uscire dai finestrini superiori del bus giallo. I superstiti sono stati trasportati all’ostello della Turimar dove la prefettura ha coordinato un centro di accoglienza estemporaneo. Alle prime luci dell’alba la visita del sindaco di massa roberto pucci, poi quella del sindaco di carrara angelo zubbani; allertate tutte le forze dell’ordine, le associazioni di volontariato, la protezione civile, la croce bianca. Allertata anche la francia, in lutto per le tre vittime e ansiosa di riportare a casa i suoi alunni. Il rimpatrio dell’insieme degli studenti e dei professori francesi scampati al grave incidente stradale avvenuto questa mattina in Toscana dovrebbe essere effettuato ”per via aerea”. E’ quanto ha riferito Amandine Lepretre, capo ufficio stampa della prefettura della Dordogna, la regione dove ha sede la scuola dei ragazzi, spiegando che i familiari delle vittime sono fortemente contrari a un rimpatrio in pullman, come previsto in un primo tempo. Intanto il prefetto ha confermato l’arrivo a Massa del ministro per l’istruzione francese Luc Chatel che dovrebbe essere accompagnato dall’ambasciatore francese in Italia.
Hanno perso quasi tutto nell’incidente, zainetti, scarpe, giubbotti: i bambini del collegio di notre dame de riverac sono ancora sotto choc, dopo quello che gli accaduto. Li vedete mentre escono dalla prima sala di accoglienza allestita alla Turimar e si dirigono verso le camere da letto, stremati e impauriti. Stavano quasi tutti dormendo quando l’autobus è finito fuori strada; non hanno capito nulla di quello che era successo, si sono solo visti catapultare sotto sopra. I lamenti dei bambini sono stati così forti, i pianti e le grida che si sono udite anche nelle case circostanti l’uscita dell’autostrada. Infreddoliti sono arrivati alla turimar dove hanno trovato colazione calda, vestiti puliti, e un team di psicologi messi a disposizione dall’Azienda ospedaliera di Massa. ”Molti di loro – ha detto il responsabile dell’Unita’ operativa di psicologia – sentono il bisogno di raccontare quello che e’ successo. Ufficialmente nessuno di loro sa che e’ morto un loro amichetto e nemmeno del decesso di due adulti, perche’ per legge una notizia del genere puo’ essere data soltanto in presenza dei loro genitori. Qualcuno ha recuperato la propria valigia, tutti insieme si sono diretti nella camere riscaldate per tentare di dormire un pò. Ma non sarà facile dimenticare e intanto la farnesina sta cercando di contattare tutti i familiari, che attendono il ritorno dei loro cari. Tutti tranne uno; il marito di agnes besse, l’insegnante morta nell’incidente che lascia un figlio, anche lui alunno del collegio di bordeaux e supestite dell’incidente. L’uomo è atteso a massa per un ultimo saluto alla moglie e per portarsi a casa il figlio.
Angelo saraceno, 55 anni, autista; agnes besse 39 anni insegnante ed emile borderine 13 anni: sono questi i nomi delle tre persone decedute a seguito dell’incidente stradale di questa mattina, i corpi sono stati riconosciuti da Claude Jugie, preside della scuola privata Notre dame de Riberac (Bordeaux) nelle prime ore del pomeriggio all’obitorio di Massa. L’incidente ha coinvolto l’autobus della compagnia Vincent de Commezant di Bordeaux; un mezzo con sei anni di vita e l’ ultimo controllo tecnico effettuato il 18 dicembre scorso. E’ quanto risulta dalle carte sequestrate dalla polizia stradale di Viareggio che sta indagando sulle cause dell’incidente; ma pare che non ci sia un guasto tecnico alla base dell’uscita fuori strada del mezzo, ma solo un errore umano. E la morte dell’insegnante porta con se un’altra tragedia: la donna risulta la madre di uno dei ragazzini superstiti. Il padre è atteso in queste ore a Massa, agli psicologi della protezione civile il compito di dirlo al bambino, già sotto choc come il resto dei compagni, per l’incidente vissuto. I tre corpi hanno fratture multiple; su quello della donna e del bambino non verrà eseguita l’autopsia; su quello dell’autista invece il pm federico manotti ha già predisposto l’esame, che rivelerà le cause della morte. Esame del sangue anche per il secondo autista, rimasto quasi illeso dopo l’incidente ”Sono stati i bambini che hanno visto sbandare il pullman. Io dormivo, non ricordo nulla”. Sono queste le uniche parole pronunciate dall’uomo che vedete nelle immagini uscire da una delle camere della turimar e salire su una volante per essere portato in Questura, dove è stato interrogato.