“In base ai valori analitici riscontrati, si può affermare che le emissioni monitorate rispettano i valori limite dell’autorizzazione in essere”. Sono le risposte delle analisi fatte dalla società Ambiente ai fumi del forno crematorio di Mirteto. Risposte che, secondo l’assessorato al sociale, che si occupa dei servizi cimiteriali, dovrebbero mettere a tacere tutte le accuse lanciate nei giorni scorsi dal consigliere Stefano Benedetti. L’impianto quindi continuerà normalmente a funzionare, naturalmente con i controlli previsti e le visite periodiche di manutenzione da parte della ditta costruttrice esattamente come ci aveva preannunciato qualche giorno fa l’assessore Gabriella Gabrielli. I campionamenti dei fumi sono stati effettuati nei giorni 28, 29 e 30 dicembre 2009 e 12,13,14 e15 gennaio 2010 con l’impianto nel pieno delle sue funzioni, cioè dalle 8 di mattina alle 17 del pomeriggio. E ad eseguirli non è stata la ditta che gestisce l’impianto, come segnalato dal consigliere, precisa l’amministrazione comunale, ma Ambiente con sede a Carrara, che opera in campo ambientale da oltre vent’anni e dispone di attrezzature e strumentazioni di elevato livello tecnologico in grado di offrire un servizio analitico completo. Tutte le attività di laboratorio sono state infatti certificate secondo le norme europee e internazionali. L’impianto al centro di polemiche e di allarmismi sarebbe quindi dotato di tutte le autorizzazioni necessarie per il suo funzionamento. E il punto di prelievo per il campionamento dei fumi, specifica ancora il comune di Massa, è accessibile, al coperto, e in completa sicurezza, così come da progetto approvato dagli enti competenti. Non è un caso, fa sapere l’ufficio cimiteriale, se dalla riapertura del forno crematorio – circa due mesi fa – non è pervenuta alcuna segnalazione scritta o verbale da parte dei residenti di Mirteto.