Via Marchetti, all’altezza del tanto polemizzato sottopasso, torna ad allagarsi dopo le ultime piogge e mentre la gente accusa la politica di spendere soldi pubblici per opere pericolose e inutili, la Provincia alza le mani e confessa: “Sapevamo che quel tratto di strada, tra l’Aurelia e la zona industriale, si sarebbe allagato spesso, ma non potevamo evitare di costruire quel sottopasso, che oggi snellisce l’intero traffico industriale del territorio”. Sono parole dell’Assessore ai Lavori Pubblici della Provincia Loris Rossetti, supportato dal Dirigente del settore Ing. Luciano Arrighi che, cartina alla mano, spiega il perchè di questi allagamenti: “Un problema di dislivelli; non ci aiuta la conformità naturale del terreno, ovvero una sorta di imbuto, che confluisce proprio nell’area del sottopasso e che porta lì tutte le acque, tra torrenti, canali, fossi e fiumiciattoli che scorrono in mezzo al Frigido e al Carrione”. Quando la Provincia tre anni fa decise di costruire il sottopasso di Via Marchetti, lo dotò, specifica Arrighi, di tutti i crismi e le tecnologie più avanzate: un impianto di sollevamento acque, capace di pompare 3 metri cubi di acqua al minuto; semafori accesi fuori dal sottopasso non appena l’acqua raggiunge i 5 cm, per evitare che venga imboccato dagli automobilisti; pompe di dimensioni enormi, allacciate all’Enel e dotate di un gruppo alogeno qualora andasse via la corrente. Un sistema potentissimo, insomma, che però oggi non basta più: complice il maltempo, le acque sempre più abbondanti al limite delle alluvioni e un’intera rete di canali chiusi e tombati male, quelle pompe non fanno in tempo a gettare fuori l’acqua, che subito il sottopasso si riempie nuovamente e si allaga. “La struttura, cinque metri di altezza per 9 di larghezza, è stata realizzata all’esterno della linea ferroviaria e ha preso il posto della vecchia di 3, 5 metri di altezza per 3,5 di larghezza_ spiega l’Assessore Rossetti_ me la sono trovata in eredità, ma condivido l’operazione che fu fatta per razionalizzare la viabilità di quel tratto. Il sottopasso si allaga 20 giorni l’anno, non ci sono case che corrono rischi, e dunque credo ne valesse la pena”. Riguardo gli allagamenti però e i disagi della viabilità, oltre ai pericoli per chi attraversa la zona durante i temporali, l’Ing Arrighi dichiara:“Non ci sono soluzioni immediate, ma una soluzione a lungo termine: sono decine i canali sparsi su tutta l’Aurelia e su via Dorsale, che un tempo facilitavano lo scorrere delle acque verso il mare e che oggi invece sono chiusi, tombati dalle aziende private, spesso anche arbitrariamente, sporchi e mal messi; il prossimo intervento dovrà essere di ripulitura di questi canali in accordo con i comuni e di ispezione dei piazzali delle aziende dove spesso insistono”. Intanto la Provincia ha provveduto all’asfaltatura di Via Marchetti, il che non è poco, viste le condizioni in cui verteva la strada: “l’autorizzazione l’avevamo chiesta al Ministero più di un anno fa_ spiega Rossetti_ ma essendo zona Sin, anche per muovere un sasso passano mesi; il nulla osta ci è arrivato 10 giorni fa e abbiamo subito iniziato i lavori, per 140 mila euro”. I lavori sono stati effettuati con il Consorzio Zona e dopo aver superato contenziosi sia con l’Enel sia con Ferrovie dello Stato.