Un operaio della Eaton e il suo lavoro, per la Regione Toscana valgono 6000 euro: a tanto ammonta l’incentivo che la regione offrirà al potenziale acquirente, qualora decidesse di insediarsi nell’area ex Eaton. Un accordo che i sindacati, la Rsu e le istituzioni aspettavano da mesi, ma che appare alquanto misero. Ieri in Regione sono stati ricevuti tutti i soggetti impegnati nel risolvere la vertenza: la Provincia di Massa Carrara, il Comune di Massa, tutte le sigle sindacali e la Rsu dell’azienda: all’ordine del giorno le manovre che la Toscana avrebbe messo in campo per risolvere la vertenza e sul piatto della partita ci sono finiti 6000 euro di contributo per l’assunzione di ciascun lavoratore in mobilità. Assieme a questa misura, come si legge nel verbale della riunione, anche la garanzia di attuazione di interventi di formazione e riqualificazione del personale, a spese della Regione ma anche della Provincia; possibilità di accesso ai fondi della ricerca fino ad un massimo del 30% dei costi, ma solo per le grandi imprese e infine l’accesso agli strumenti finanziari gestiti da fidi Toscana e Sici per l’attivazione di garanzie e controgaranzia. Questi, dunque, gli  strumenti messi in campo per progetti di reindustrializzazione dell’area, oltre a quelli già attivati dalla Regione, come la garanzia sottoscritta a dicembre per il secondo anno di  cassa integrazione a 309 lavoratori. L’accordo è stato firmato da tutti e il fondo per la riassunzione dovrebbe essere, secondo la Regione, un incentivo per rendere più appetibile l’area ex Eaton: in realtà, la parte del leone deve farla l’accordo di programma ministeriale, che invece tarda ad arrivare. Le ultime manifestazioni di protesta dei lavoratori sono state organizzate proprio a fronte di promesse inattese: il Prefetto Giuseppe Merendino aveva assicurato una personale pressione al Ministero dello Sviluppo Economico, per fissare l’ennesimo incontro e stabilire l’accordo di programma con le parti interessate, ma ad oggi ancora nulla si è mosso. Anche  la Regione continua a seguire con grande attenzione la vicenda e chiede al Ministero per lo sviluppo economico, insieme agli enti locali e alle organizzazioni sindacali, di aprire un tavolo di verifica nazionale, “per andare alla definizione di un accordo di programma_ ha specificato l’Assessore regionale al Lavoro Gianfranco Simoncini_  che preveda risorse finalizzate alla reindustrializzazione, che si aggiungeranno a quelle già previste dalla legge ordinaria”. A margine dell’incontro, nonostante l’approvazione dell’accordo regionale, non tutti hanno cantato vittoria: “Francamente mi aspettavo di più_ ha dichiarato l’Assessore alle Politiche economiche della Provincia Paolo Baldini_ ; sarò una voce fuori dal coro, ma non credo che questo risolverà i problemi di Eaton”.