Troppi gli interrogativi che da anni tengono con il fiato sospeso i residenti della piana di Ameglia e dei Comuni della Lunigiana e Val di Magra attraversati dai fiumi. Ancora una volta dunque dighe sotto esame e , ancora una volta, il sospetto cade sull’apertura degli impianti gestiti da Edison in alta Lunigiana. Ma quelle che per anni sono state solo voci ed ipotesi hanno adesso il sostegno di dati e numeri che adesso dovranno essere confrontati e soprattutto verificati. Le strumentazioni potrebbero non essere esatte al millesimo ma denotano comunque innalzamenti improvvisi in momenti sbagliati e purtroppo pericolosi. Per questo giovedì mattina è previsto il sopralluogo all’impianto di Teglia, una delle dighe al centro delle polemiche dopo le alluvioni dello scorso mese di dicembre e comunque collegata anche a quelle di gennaio 2009 ed ottobre del 2000. L’appello lanciato dal sindaco di Ameglia, Umberto Galazzo, all’indomani dell’esondazione del fiume Magra a Natale è stato raccolto dalle Prefetture della Spezia e Massa Carrara che hanno convocato i vertici di Edison, società che gestisce il funzionamento di due dighe, per tentare di far luce sul funzionamento degli impianti. In particolare il sindaco di Ameglia, ha chiesto in una lettera inviata a vari referenti di rivedere la circolare ministeriale che ne regolamenta il funzionamento; evidenziando come le direttive emanate dalla presidenza del consiglio dei ministri sembrino più pensate in funzione della sicurezza dell’impianto che degli abitati a valle.  Il confronto di domani dovrà quindi dare molte risposte e dissipare dubbi che per anni non hanno mai ricevuto chiarimenti.