Extracomunitario, 50 anni residente in Italia da molti anni con regolare permesso di soggiorno. E’ stato arrestato dalla squadra anticrimine del commissariato di Carrara. Appostamenti, pedinamenti e l’ausilio di moderne tecnologie investigative in 4 mesi di controlli hanno permesso di sventare una attività illecita e collaudata messa in piedi dal magrebino e messa in atto attraverso la vendita in dosi della “polvere bianca” a numerosi acquirenti provenienti da zone limitrofe vista l’ottima qualità della droga che  gli procacciava ingenti guadagni. L’“insospettabile” era in Italia da quattro anni, non aveva precedenti penali e conduceva una vita in apparenza morigerata: non è mai stato sorpreso assieme a pregiudicati o persone note nel giro della droga ed aveva la facciata di lavoratore scrupoloso. Il magrebino svolgeva i suoi traffici sul luogo di lavoro, ossia i cantieri navali di Marina di Carrara che usava come copertura: i “clienti” infatti, previo appuntamento telefonico, si recavano all’esterno dei cantieri dove avvenivano le cessioni delle dosi di “cocaina” che hanno portato all’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dello spacciatore. Il magrebino si trova ora nel carcere di Massa in attesa dell’ interrogatorio da parte del Giudice. Un altro arresto è stato portato a segno dal Commissariato di Carrara: questa volta a finire dietro le sbarre una donna di 47 anni, originaria della Sicilia, ma residente da molti anni ad Avenza. Gli agenti del Commissariato hanno dato esecuzione ad un “Ordine di Carcerazione” emesso dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Genova. LA donna era stata condannata per il suo coinvolgimento in una “rapina a mano armata” avvenuta alla fine del 2004. La Corte di Cassazione recentemente ha rigettato il ricorso dell’ imputata confermando la sentenza a carico della donna: 4 anni e 2 mesi di reclusione. Dovrà finire di scontare 7 mesi e 21 giorni di reclusione nel carcere di Pisa.