Il Presidente Angeli e la giunta provinciale da una prima stima dei danni effettuata nelle ultime ore dai tecnici della Provincia hanno attivato interventi, volti a far fronte alla somma urgenza e per il ripristino dei collegamenti viari e la difesa del suolo, per un importo di oltre 5 milioni e 535 mila euro. Per la messa in sicurezza del territorio la Provincia ha stimato in circa 40 milioni di euro la cifra necessaria. A queste cifre si aggiungono le richieste pervenute dai Comuni per interventi di somma urgenza e di messa in sicurezza che portano ad oltre 70 milioni di euro complessivi.
“Siamo partiti con sopralluoghi e interventi di somma urgenza per mettere in sicurezza il territorio, con la consapevolezza che questo non può che essere un primo intervento.”
L’assessore Rossetti fa il punto della situazione dopo gli eventi del 24 e 25 dicembre. “Tutto il nostro territorio vive giorni molto difficili, ci sono grosse difficoltà e centri abitati isolati per la situazione drammatica della viabilità provinciale. Stiamo intervenendo su tutta la viabilità provinciale perché frane, smottamenti e l’aggravamento di situazioni preesistenti hanno interessato tutto il territorio. Ma voglio sottolineare che se siamo stati in grado di iniziare subito gli interventi sulle strade è grazie al lavoro che il personale e i tecnici della Provincia hanno fatto nei giorni precedenti la vigilia di Natale, per lo sgombero delle strade dalla neve e poi per monitorare ed intervenire tempestivamente fra il 24 e il 26 dicembre.”
E’ lunghissimo l’elenco degli interventi che in queste ore il settore Lavori Pubblici sta portando avanti per contrastare gli effetti dell’emergenza dei giorni scorsi: sulle frane che hanno interessato più punti della viabilità provinciale: da Montignoso, alle località Antona, Bergiola, Carignano, Tenerano, Canova e Calcinaia interessate da frane e smottamenti, a Montedivalli dove la strada è chiusa per il cedimento del piano viario. I lavori Pubblici stanno intervenendo anche sulle frane che interessando la Lunigiana in particolare i comuni di Licciana, Fivizzano e Bagnone. Nel Comune di Tresana l’intervento riguarda le carreggiate della strada provinciale 23 occupate da frane in più punti e la strada è chiusa in località Castello di Villa.
A Comano c’è una frana prima del paese di Crespino. A Mulazzo è chiusa la strada prima del paese per il crollo di un ponte al km 1+400 e dopo il ponte una frana ha occupato metà della carreggiata. La strada di Succisa rimane chiusa.
Tre frane interessano le località di Bratello e Grondola; in direzione Ugliancaldo è chiusa la strada per una frana sul lato della valle, mentre a Vinca la strada è aperta con un senso unico alternato e c’è stato un cedimento sul lato valle nel paese di Vinca all’incrocio con la strada comunale. A Villanova è in pericolo un ponticello al bivio con Agnolo e a Canossa sono stati scalzate le pile del ponte al km 16+300. Frane anche nelle frazioni di Giunadi e Adelano dove è chiusa la strada provinciale 65 al km 6+800 e 5+100. Gli interventi riguardano anche la ex 445 della Garfagnana per una frana fra il paese di Gassano e il cimitero e ad Arlia per una frana dove si trova la centrale dell’ENEL e Treschietto per la frana che ha occupato il piano stradale.
“Il settore difesa del suolo – aggiunge il Vice Presidente Magnani – è impegnato sul territorio con tipologie di interventi che vanno dalla scogliera, che è un’opera di protezione delle scarpate, alla movimentazione di materiale e taglio della vegetazione: i punti di intervento principali sono Villafranca sui corsi d’acqua Monia Magra, Vigesola e Magra, nel Quartiere Gobetti ad Aulla, a Fivizzano su Aulella e Lucido con interventi di movimentazione materiale e scogliera, a Pontremoli su Verde e Magra; ma anche ai Ronchi di Massa e a Carrara sul Carrione e al Fosso del Bugliolo. Il settore Difesa del Suolo sta effettuando, oltre all’attività di monitoraggio e progettazione sui principali fronti delle frane nelle località di Succisa, Adelano, Montedivalli e Cavezzano Gordano anche un monitoraggio continuo nel tratto di confluenza fra l’Aulella e la Magra e sul Canalmagro. Attendiamo – conclude il Vice Presidente Fabrizio Magnani – che lo stato di calamità naturale che la Regione Toscana ha dichiarato, venga ripreso dal prossimo Consiglio dei Ministri, dal quale ci aspettiamo risposte concrete alle drammatiche emergenze del territorio in linea con quanto dichiarato anche dal Capo della Protezione Civile Guido Bertolaso.”
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