Dopo le rivelazioni su affondamenti di varie navi nel mare di Calabria cariche di scorie tossiche e probabilmente radioattive, le segnalazioni di pericolo stanno gradualmente investendo anche le coste della Toscana. Le navi Michigan, Lynx, Rahost e Rigel prima di affondare avevano fatto scalo nel nostro porto a Marina di Carrara, mentre la Zanoobia non fu fatta entrare. “Sarebbe interessante ed opportuno conoscere cosa contenevano le stive quando le imbarcazioni sono entrate nel nostro porto e cosa hanno caricato”, scrive il presidente Ragoni, “in quanto nelle vicinanze di una di queste navi affondate sono state rilevate concentrazioni di carbonato di calcio, non presente solitamente in quelle zone. Durante la manifestazione carrarese di con-vivere, l’on. Veltroni denunciò pubblicamente gli affondamenti sospetti e comunque lo smaltimento illegale dei rifiuti tossici, tanto da farne una questione nazionale sulla quale dovrebbe porre la sua attenzione anche la Commissione Antimafia”. Ogni anno in Italia spariscono 31 milioni di tonnellate di rifiuti speciali, che finiscono illegalmente in discariche abusive, cave dismesse, terreni agricoli, in mare, in capannoni abbandonati ed anche fuori dai confini nazionali, tanto che questa emergenza fece definire nel 2007, l’allora ministro dell’Interno Amato, i centri di stoccaggio dei rifiuti speciali “un vero e proprio serbatoio di illegalità”. “L’attenzione deve quindi essere massima”, sottolinea ancora Ragoni, “e tutti dobbiamo dare il nostro contributo, in quanto, come si rileva dai dati epidemiologici di alcune zone, tali illegalità incidono direttamente sulla salute ed anche se i reati sono commessi in luoghi lontani, perché, in un modo o nell’altro, le sostanze tossiche rientrano nell’ambiente e quindi nella catena alimentare collettiva”.