ambiente«Occorre considerare – ha concluso l’assessore Bramerini – l’ambiente non come un settore separato, ma il filo conduttore delle politiche regionali. Dobbiamo poi essere capaci di far compiere alla concertazione un salto di qualita’, facendo si’ che ciascuno non rimanga prigioniero del ruolo che ci siamo assegnati».

L’assessore regionale alla difesa del suolo e servizio idrico integrato, Marco Betti, ha sottolineato l’impegno della Regione nei settori ambientali di sua competenza. «Negli ultimi sei anni – ha detto Betti – la Regione ha stanziato 110 milioni di euro per interventi di difesa delle nostre coste e in questo momento sono in corso importanti lavori nelle province di Grosseto e Massa Carrara. Per tutelare l’ambiente servono pero’ investimenti sempre crescenti, ma il Governo ha chiuso i finanziamenti. Nel settore della depurazione abbiamo richiesto una sua compartecipazione per un terzo dei 300 milioni di progetti che abbiamo, senza ricevere risposta alcuna, tanto che saremo costretti ad intervenire con fondi esclusivamente regionali».

L’assessore Betti e’ tornato infine sul decreto Ronchi per la cosiddetta privatizzazione dell’acqua, osservando che non puo’ essere ne’ privatizzata ne’ venduta, ma al massimo ceduta a prezzo di costo di produzione e che deve essere considerata come un diritto per tutti e non alla stregua di una merce.