Una microcamera piazzata nel bagno delle donne per spiare le colleghe di lavoro. É successo in Comune a Lerici e a scoprire quella spy cam piazzata proprio di fronte al water è stata un’impiegata che ha notato quella lucina rossa proprio di fronte a sé. La donna si è alzata e ha guardato meglio: nessun dubbio, si trattava proprio di una microcamera e la luce accesa era la prova che stava registrando. Infuriata la trentenne l’ha strappata dal muro ed è corsa in ufficio per chiedere spiegazioni. Trattandosi di un bagno interno del comune riservato al personale dell’ufficio non c’erano dubbi che ad averla piazzata non potesse essere stato che un collega: nessuno, tranne gli impiegati di quell’ufficio, ha infatti accesso ai servizi igienici
Il fatto si è verificato la scorsa settimana e a prendere in mano la situazione è stato il vicesegretario comunale, Elisa Gracefa che si è precipitata nell’ufficio e, accertato cosa era successo ha chiamato i carabinieri. L’indagine non sarebbe durata molto ed il colpevole è stato individuato in una manciata di minuti. Si tratta di un trentenne impiegato che avrebbe confessato.
I carabinieri hanno sequestrato la telecamera e il suo computer nel quale sono state trovate immagini pornografiche.