Aveva 55 anni l’uomo dipendente dell’ASL, ex tecnico del reparto di cucina di Monterosso, morto mentre stava per sottoporsi  ad un esame di gastroscopia. L’intervento era fissato per sabato mattina  ma purtoppo l’uomo ha perso la vita a causa di un arresto cardio circolatorio. L’altra mattina, Giuseppe Colombo, era in attesa di essere sottoposto ad una gastroscopia, ossia ad un esame a lume dell’esofago, dello stomaco e del duodeno attraverso un apposito strumento che funge da sonda: il gastroscopio. Uno strumento importantissimo nella diagnosi precoce e nella valutazione delle affezioni astrologiche.  Un esame importante, dunque, ma ritenuto di routine e sicuro. Invasivo per via della sonda appunto, ma con una bassissima incidenza di complicanze e con un tasso di mortalità che è meno dello 0.006%.  La durata dell’intervento è breve e il paziente deve essere a digiuno da almeno 10 ore e possibilmente, l’ultimo pasto a base di liquidi. Tutte precauzioni prese dai medici di Carrara,  che, di sicuro, non si aspettavano il drammatico epilogo. Giuseppe Colombo ha accusato un malore imporovviso, i medici inizialmente hanno creduto ad un eccesso di tensione per l’analisi da effettuare, invece non ha dato nessun segno di ripresa, ed è morto qualche istante più tardi. Inutili i soccorsi  seppur immediati dei medici visto che l’uomo si trovava già nel reparto ospedaliero.