Un nuovo strumento per la trasparenza e l’informazione si affianca agli altri mezzi già a disposizione dei cittadini interessati a seguire da vicino la vita amministrativa del comune.

L’istituzione di una anagrafe degli eletti, cioè di un regolamento comunale per la diffusione via telematica di dati riguardanti l’attività pubblica di consiglieri e amministratori, di notizie afferenti il curriculum vitae di chi svolge attività pubblica nonché di dati riguardanti il percorso degli atti amministrativi adottati o in via d’adozione, è ora realtà nel Comune di Massa.

Il consiglio comunale, nella seduta straordinaria e pubblica di mercoledì 11 novembre ha approvato a maggioranza (su 33 consiglieri presenti in aula: 23 i voti favorevoli; 10 i voti contrari di Pd e Pdl) la proposta avanzata dall’Amministrazione di una Anagrafe degli eletti comunale.

Relatrice della deliberazione l’assessore all’innovazione tecnologica e trasparenza Lina Coppa che interviene sul regolamento che “è stato voluto per diffondere tramite il sito internet del comune una serie di informazioni come quelle relative ai lavori di Giunta e di Consiglio, ai voti espressi dagli eletti sugli atti, agli incarichi pubblici ricoperti da consiglieri e assessori. Dal sito si potrà vedere un quadro semplice e aggiornato sulla vita degli amministratori, consultare informazioni relative al bilancio, agli incarichi e alle consulenze affidate all’esterno”.

La novità è rappresentata dalla nuova organizzazione che verrà data a queste informazioni e al fatto che esse saranno disponibili on-line. La filosofia del Regolamento è di fare trasparenza nel rispetto della privacy considerando che la possibilità di accesso agli atti è cosa ben diversa dalla loro diffusione , che alcuni dati detti sensibili sono protetti dal diritto alla riservatezza e cha altri sono pubblici e possono essere diffusi. L’approvazione del Regolamento da parte dell’Amministrazione Pucci è un sì alla trasparenza e alla semplicità di comunicazione con il cittadino allo scopo di rinsaldare il rapporto tra opinione pubblica e politica.

Nell’anagrafe degli eletti saranno disponibili dati su:

–          la presenza di assessori e consiglieri in Giunta o Consiglio con le rispettive espressioni di voto sugli atti;

–          spese di assessori e consiglieri a carico del Comune;

–          delibere di Giunta e di Consiglio;

–          consulenze esterne;

–          bilancio e piano opere pubbliche;

–          compensi ed emolumenti di consiglieri e amministratori;

Per le società partecipate:

–          anagrafica di consiglieri e presidenti e relativi emolumenti,

–          ragione sociale;

–          quote di partecipazioni pubblica e privata;

–          dati essenziali di bilancio.

Un pensiero su “Approvata dal Consiglio Comunale di Massa “l’anagrafe degli eletti” – Gli interventi dell’Assessore Lina Coppa e di alcuni Consiglieri –”
  1. Commento di Carlo Del Nero

    L’Anagrafe Pubblica degli Eletti (e dei nominati), se pur con qualche ammaccatura, è passata in Consiglio comunale a Massa. Questo è un primo dato positivo. Veniamo poi ai commenti particolari, precisando che non ho potuto seguire il consiglio per intero e quindi mi riservo l’ultima parola quando leggerò il testo integrale licenziato dal consiglio.
    Intanto un primo ringraziamento al Sindaco Roberto Pucci ed all’Assessore Lina Coppa che comunque hanno permesso questo primo risultato.

    Veniamo poi ai consiglieri. Un riconoscimento al Consigliere Caruso (PDL), che per altro aveva già presentato la proposta molti mesi fa, per esser stato l’unico ad aver citato correttamente il nome del Partito proponente che si chiama Radicali Italiani. Forse non tutti lo sanno, ma il Partito Radicale è una ONG, riconosciuta all’ONU, la cui denominazione ufficiale è Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito. In quanto ONG non partecipa alle competizioni elettorali. Il Partito presente in Italia, quello che si candida alle elezioni, quello che ha rappresentanti al Parlamento nazionale si chiama Radicali Italiani. Oltre a Caruso non so quanti altri lo sanno.

    Un appunto (questione di stile) mi permetto di farlo al consigliere Corrado Amorese che oltre a definirmi se non ricordo male qualcosa tipo “povero diavolo”, ha detto espressamente che a lui del partito radicale non glie ne frega niente. La cosa è per altro comprensibile, ma forse poteva essere espressa con forma migliore. A me francamente interessa del suo partito, non foss’altro per i danni che arreca ai cittadini italiani. Forse la sua intenzione non era così maligna come le frasi potevano far credere, ma nell’insieme poteva dir meglio.

    Dalle parti del PD devo dire che ci sono stati dei segnali nuovi. Nulla di che stappare bottiglie di spumante, ma qualche segnale verso questo strano alleato radicale in fondo in fondo c’è stato. Voglio assolutamente prenderlo come un segnale di inizio di una storia nuova e migliore di quella passata.

    Il testo, è vero! È mancante in alcune parti, ma lo possiamo considerare comunque un buon inizio. Si tratterà semmai di migliorare nel tempo.

    Due cose devo notare assolutamente.

    E’ vero che ebbi un incontro col Sindaco Pucci all’inizio del suo mandato, è vero che in quell’incontro feci una serie di proposte. E’ vero anche che solo questa al momento ha trovato accoglimento. E’ vero infine che il testo che ho presentato all’Assessore Coppa, coinvolta dallo stesso Pucci, era semplicemente una bozza. Su quella stessa bozza hanno lavorato tutti i comuni che hanno preso in esame la proposta, nonché alcune Regioni, il Parlamento nazionale ed infine il Parlamento Europeo che approvò una simile proposta presentata dall’On. Cappato. Il testo base era ed è sempre lo stesso, poi adattato a seconda dell’Istituzione nella quale veniva esaminato.

    In merito alle proposte presentate al Sindaco mi preme qua ricordarne una che non è stata accolta ed alla quale tenevo particolarmente. Si trattava della nomina di un Referente per i Diritti Umani. Oggi noi abbiamo una Delegata alla memoria (non so se si chiami esattamente così, ma questo è il concetto). Bene! A mio parere questa è una grande bufala. A cosa serve la memoria del passato se si rinnega il presente? Le violazioni dei diritti umani sono oggi come ieri una triste attualità. Guardare da un’altra parte e riempirsi la bocca di antifascismo, di memoria, di storia passata svuotata di significato, proprio perché confusa e corrotta dall’indifferenza di oggi, non ha alcun senso, è solo un manierismo sinistrorso col quale non si abbindola più nessuno. Peccato che questa proposta sia stata abortita così!!

    Ultima questione è quella relativa all’emendamento sui lavori dei consiglieri. Già da mesi mi si continua a ripetere che non è giusto che i cittadini valutino i consiglieri per le interpellanze che presentano, perché la quantità non è qualità. Mi si fanno anche i soliti esempi che tutti ben conosciamo. A tutti questi io rispondo: BALLE!!! Fin che queste considerazioni me le fa un esponente dell’UDC posso capirlo, è coerente con la sua storia. Il cittadino è un povero mentecatto e noi bisogna dirgli come nascere, come morire, come vivere e dargli solo le informazioni che il povero cittadino mentecatto è in grado di capire. Tutto è coerente. Ben altra cosa quando queste panzane me le propina un esponente di una presunta sinistra che dovrebbe invece credere nel “conoscere per deliberare”, che dovrebbe aver fiducia nelle capacità del cittadino (perché solo su questo si basa la democrazia), che dovrebbe pretendere le Istituzioni come case di vetro, che dovrebbe riporre nel cittadino almeno la stessa fiducia che il cittadino ha riposto in lui al momento del voto. Tutto questo non è accaduto. I nostri sinistri progressisti ci hanno detto che il progresso è meglio “vigilarlo”, che il cittadino non deve sapere tutto e che proprio loro devono essere quelli che decidono ciò che il cittadino deve sapere e ciò che è meglio rimanga nelle segrete stanze.

    Questo è il risultato di tanti anni di regime partitocratico.

    Insomma se mi chiedete se la giornata è andata bene o male, francamente non vi so rispondere. Poi siccome sono un rompicoglioni, un testardo, un fumino, ma anche una persona paziente, vi dico che è una buona base di partenza per un lavoro ancora molto lungo.

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