Stop alle case abusive e agli abusi edilizi. Il comune di Massa sta per iniziare le grandi manovre che porteranno allo smantellamento di edifici costruiti in barba alle norme sull’edilizia. Ancora sconosciuti i criteri che saranno usati. Si inizierà da opere datate 2003, come riporta il consigliere comunale Stefano Benedetti, che in un esposto al dirigente del settore edilizia e politiche per la casa Lamberto Menconi, espone la questione. “Perchè si è deciso di abbattere le case abusive costruite nel 2003 e non quelle di più vecchia data”? E ancora prosegue Benedetti, “perchè non si è deciso di demolire le case abusive costruite nel Candia che è zona soggetta a vincolo paesaggistico?”. Certamente quella dell’abusivismo edilizio è una questione delicata e, secondo il consigliere de la destra, si sono sbagliati i tempi e i modi per intervenire. Benedetti riporta il caso di un cittadino che chiedeva l’abbattimento di un abuso realizzato a Marina di Massa. Alla sua richiesta lo stesso utente si è sentito rispondere che occorre approfondire se esista un interesse pubblico a farlo demolire. Lo stesso, ha poi lamentato un tipo di trattamento inopportuno da parte dei funzionari a cui si era rivolto. Il consigliere Benedetti chiede in conclusione che sia sospeso il procedimento di demolizione previsto il 9 novembre in via San Ginese a Poveromo, in attesa di conoscere i criteri utilizzati dall’amministrazione comunale per procedere alle demolizioni. Infine il consigliere chiede di conoscere l’elenco delle demolizioni da effettuare e quello delle opere abusive sul territorio.