L’incontro c’è stato: questa mattina il prefetto di Massa Carrara Giuseppe Merendino ha ricevuto nel suo ufficio una parte della delegazione dei cittadini di Albiano Magra che hanno protestato davanti al palazzo Ducale di Massa. Uomini, donne e bambini si sono ritrovati in piazza Aranci per chiedere risposte al prefetto: sarà riaperta la ditta Costa? E ancora sarà delocalizzata? I residenti a gran voce chiedono che sia trovato un sito alternativo per l’impianto di smaltimento rifiuti, oggi posto nel cuore del paese. Gli stessi cittadini si sono detti soddisfatti dell’incontro avuto col prefetto, disponibile e partecipe, il quale ha garantito sia la riapertura della ditta Costa, sia la sua delocalizzazione. L’unico neo rimangono i tempi previsti, si parla di una scadenza entro il 2010, anche se al momento non è stato ancora individuato il sito alternativo in cui trasferire l’impianto di bricchettaggio. Sembra che la ditta Costa Mauro si sia insediata ad Albiano Magra nel ‘96, senza precisa autorizzazione, che è stata rilasciata dalla provincia solo nel ‘97. All’inizio l’impresa di Albiano era nata come un deposito di mobili, tavoli e carta; è solo a partire dal 2002 che smaltisce rifiuti, circa 90mila tonnellate l’anno (anche se la quantità sembra maggiore), e di cui solo 20mila da La Spezia. E sembra infine che nell’impianto vengano accolti anche materiali provenienti da Germania e Francia. I residenti tengono a precisare che Albiano Magra è la frazione con la più alta percentuale di bambini del comprensorio lunigianese. Un punto di merito, e un motivo in più perchè venga tutelata la salute e siano eliminati odori sgradevoli provocati da impianti malsani. Non è ammissibile che nel cuore di un paese si trovi un impianto per lo smaltimento dei rifiuti a meno di 20 metri dalla prima abitazione.