«E’ passato un mese dalle forti mareggiate che hanno devastato il litorale massese e ad oggi la preoccupazione è tanta, perchè rischia di crollare definitivamente ciò che è stato fortemente danneggiato a novembre». Itala Tenerani, presidente del Consorzio balneari Massa fa il punto della situazione sulla mareggiata in corso che dovrebbe dare tregua nella giornata di domenica con l’arrivo del vento di maestrale che smorzerà quello di libeccio. «Ancora una volta in molti tratti della costa il mare è arrivato sul viale – spiega la Tenerani –, invadendo le strutture balneari. L’aggravante in una situazione del genere sono i danni alle infrastrutture cittadine come per esempio le fognature». In Partaccia l’acqua è entrata negli stabilimenti balneari, a dimostrazione che le barriere non riescono più a smorzare la forza del mare, così come a Marina di Massa centro. Davvero incerto il destino del bagno Marchini che probabilmente potrebbe non resistere alla nottata tra sabato e domenica. Il tratto di strada nella zona in questione è stato naturalmente chiuso perchè come sempre il mare è arrivato alle porte della Don Gnocchi. 

A Ronchi la situazione non è cambiata, perchè anche qui l’acqua del mare ha invaso il viale arrivando anche alla piazzetta. «Alcune strutture potrebbero non reggere alla forza delle onde di queste ore». Il Fosso di Poveromo è esondato e anche l’interno del rione è invaso dal mare. «La ripetizione di questo fenomeno meteo marino di così grande intensità infligge il colpo di grazia ad una costa già in bilico – conclude Itala Tenerani –. Chiediamo un tavolo istituzionale urgente. Prima di tutto sarà necessario un confronto con il nostro sindaco per relazionare le condizioni drammatiche del litorale massese e poi, insieme, dovremo presentare la situazione all’ente preposto alla difesa della costa e quindi alla Regione. Abbiamo bisogno del sostegno della nostra amministrazione per risolvere o quantomeno tamponare le problematiche urgenti del litorale per tutelare il territorio e il sistema economico turistico balneare».