ROMA, 05.01.2022 – “Bisogna sostenere l’innovazione, ma senza che le realtà economiche più modeste e i servizi fondamentali per le nostre comunità ne paghino come sempre le conseguenze.” Lo afferma Caterina Licatini, deputata siciliana del M5S, commentando le difficoltà che il cosiddetto “refarming” (il cambio delle frequenze televisive dovuto al nuovo digitale terrestre) sta provocando per le TV locali.

Licatini ha infatti presentato un’interrogazione al Ministero dello Sviluppo Economico per far fronte a questa situazione che nel 2022 potrebbe veder soccombere moltissime tra le emittenti più piccole e dunque più svantaggiate sul piano economico. “I rischi che corrono le piccole TV private a causa del nuovo digitale terrestre si prevedono già da novembre” afferma Licatini, “e cioè da quando in molte regioni italiane sono incominciate le operazioni di spegnimento dei ripetitori TV che trasmettevano sulle frequenze 694-790, proprio quelle utilizzate da moltissime TV locali.

È una discriminazione davanti alla quale non possiamo restare fermi. Per questo ho chiesto al Ministero dello Sviluppo Economico interventi volti a impedire che le piccole TV locali siano costrette a chiudere o a subire danni ingiusti. Si tratta non solo di rispettare e tutelare il lavoro di centinaia di persone, ma anche di valorizzare un servizio importante perché fondato su uno stretto rapporto di vicinanza e fiducia con le comunità di riferimento.”