Vacanze vicino a casa, in regione, per 1 apuano su 3 (33%). Il 6% andrà invece all’estero mentre il resto si recherà in una regione diversa da quella di residenza. E’ quanto emerge dalla prima indagine Coldiretti-Ixe’ sulle vacanze degli italiani al tempo della pandemia, in riferimento al passaggio di quasi tutta l’Italia in zona bianca anti-Covid e l’attesa della decisione sull’obbligo di mascherina all’aperto. Città d’arte, borghi, montagna, campagna e agriturismi con la Lunigiana in pole position sono le mete nella top dei desideri per il 25% dei vacanzieri. “I segnali sono incoraggianti.
Molto meglio, in questa prima fase, la ristorazione tipica nelle strutture autorizzate. Il mese di giugno, anche per i pernottamenti, se pur concentrati nei soli weekend, è fino qui incoraggiante. – analizza Francesca Ferrari, Presidente Coldiretti Massa Carrara – Il desiderio di una vacanza è percettibile. Mancano ancora del tutto, o quasi gli stranieri, che in Lunigiana rappresentano una parte molto importante. Parliamo di 30-35 mila su circa 100 mila totali nelle strutture extralberghiere. Vogliamo essere fiduciosi per i mesi di luglio, agosto e settembre. Il piano vaccinale, unito al green pass, sono determinanti per la programmazione delle vacanze”.
 
Ma torniamo all’indagine di Coldiretti. Oltre sei italiani su dieci (63%) sono disposti a spostare le ferie pur di farsi iniettare la prima o la seconda dose di vaccino, con la paura per il Covid che è più forte della voglia di relax. La tutela della salute resta la priorità degli italiani con solo il 23% di italiani che preferisce rimandare il vaccino pur di godersi le ferie, mentre il restante 8% è indeciso.  Resta il fatto che l’emergenza Covid ha condizionato quest’anno la scelta del luogo di quasi un italiano su due (49%) che va in vacanza secondo un’analisi Coldiretti su dati Istat. Non a caso ben il 33% dei vacanzieri resterà all’interno della propria regione.
 
A confermare una tendenza alla cautela rispetto ai rischi di assembramenti e contagi, tra le mete privilegiate ci sono quest’anno – conclude Coldiretti – le strutture agrituristiche che, spesso situate in zone isolate della campagna in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono forse i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche secondo Terranostra e Campagna Amica. Sono un centinaio nella Provincia di Massa Carrara.