È successo giovedì mattina, quando un’impiegata dell’ufficio postale ha chiamato il 112 dicendo che era entrata una persona sospetta, molto somigliante alla fotografia di una donna diramata dal Centro Frodi di Poste Italiane, segnalata come una truffatrice “seriale” specializzata in raggiri bancari, che aveva già colpito in varie località dell’Italia settentrionale.

Quando la giovane si è accorta che stava arrivando una pattuglia, è uscita di corsa dall’ufficio postale per tentare una fuga, però a quel punto è stata rincorsa dall’equipaggio dell’Arma, composto, fra l’altro, da due donne in servizio alla Stazione Carabinieri di Avenza, che alla fine, dopo una breve inseguimento, sono riuscite a raggiungerla e a bloccarla in una strada poco distante dalla stazione ferroviaria.

La fuggitiva non ha dato alcuna spiegazione del suo comportamento e si è chiusa in sè stessa. A quel punto, quando dalla perquisizione della sua borsa è spuntata una carta d’identità romena, i Carabinieri hanno controllato la corrispondenza di quelle generalità con il nome e cognome presente sul documento e sulla tessera sanitaria che la donna poco prima aveva consegnato all’incaricata dell’ufficio postale. Da quel confronto è emerso che il documento italiano era contraffatto, infatti confrontato con il cartellino originale esistente nel Comune che aveva emesso la carta d’identità, è emerso che la fotografia era stata sostituita e i dati erano stati falsificati, compresa la firma del Sindaco che non era affatto autentica.

Portata in Caserma, dalla verifica delle impronte è emerso che si trattava di una 29enne originaria della Romania e senza fissa dimora, inoltre al Casellario Centrale d’identità risultava a suo carico un altro alias, prova di come già altre volte si fosse presentata sotto mentite spoglie. Dalla ricostruzione del “modus operandi” della truffatrice è emerso che aveva esibito i documenti falsificati all’incaricata dell’ufficio postale per aprire un conto corrente.

La donna è stata quindi arrestata in flagranza per “false dichiarazioni a pubblico ufficiale” nonchè denunciata per “tentata truffa”, “sostituzione di persona” e “possesso di documenti falsi”. La vicenda è stata subito riferita al pubblico ministero Alessandra Conforti che ha disposto di trattenere la 29enne in Camera di sicurezza, in attesa della direttissima.

Il giorno successivo, in Tribunale a Massa, il Giudice Ermanno De Mattia che ha convalidato l’arresto, ha poi concesso i termini a difesa, rinviando il processo ai primi di Dicembre. Nel frattempo, avendo dichiarato di abitare a Genova, la 29enne dovrà presentarsi tutti i giorni presso i Carabinieri del capoluogo ligure, su ordine del Giudice che ha applicato la misura cautelare dell’obbligo di firma.