Tra i vari proclami di chi chiede la chiusura di cava Fornace, a Montignoso, c’è la voce fuori dal coro di Confindustria che scende in campo a fianco di Programma Ambiente Apuane, gestore della discarica. “E’ una società di comprovata affidabilità e la gestione di cava Viti è stata finora ineccepibile” – sostiene Umberto Paoletti, direttore generale di Confindustria Livorno Massa Carrara – “Il sito è stato concepito e realizzato per poter ricevere rifiuti speciali diversi e risponde ai più elevati standard ambientali a costi competitivi per le Imprese del sistema produttivo territoriale”. Secondo Confindustria le Imprese stanno investendo in tecnologie avanzate, per abbattere i residui di produzione e per utilizzarli in modo sostenibile, ma non tutti i materiali sono riciclabili e c’è bisogno di poterli conferire comunque in una discarica adeguatamente attrezzata. “Questo attestato di stima ci convince di aver imboccato la giusta direzione nella gestione degli impianti dei quali siamo responsabili – replica Enrico Giardi, Presidente di Programma Ambiente Apuane – auspichiamo di poter continuare a dimostrare anche nel prossimo futuro la buona qualità del nostro lavoro”. Intanto Andrea Cella, consigliere comunale di Montignoso e presidente della commissione di controllo di Cava Fornace ribadisce che la società sta operando senza il rispetto delle percentuali di materiali conferiti in base all’Autorizzazione Integrata Ambientale. “Programma Ambiente Apuane – aggiunge Cella –  al 12 settembre era in arretrato con i pagamenti degli indennizzi ambientali al comune di Montignoso per oltre 270 mila euro, senza parlare della presenza di fibre di amianto. Le associazioni di categoria si confrontino con la commissione – conclude – prima di dire che va tutto bene”.