“Finché si attacca il sindaco non è un problema, ma non accetto che si butti fango sui dipendenti comunali e chi si dà da fare per i più deboli”: così Gianni Lorenzetti, sindaco di Montignoso, replica senza mezzi termini al consigliere della Lega Nord Andrea Cella sui ritardi della nuova graduatoria per l’assegnazione degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica. Accuse che avevano coinvolto gli uffici del settore sociale “concentrati su mille progetti non essenziali” e l’assessore Giorgia Podestà di “scarsa presenza”. Proprio l’assessore tira fuori l’elenco di tutte le attività  che i suoi uffici – una dirigente, due amministrativi ed un assistente sociale – hanno concretizzato da gennaio ad ottobre. Quattro persone che lavorano senza sosta a bandi europei per far arrivare soldi extra a Montignoso, a borse lavoro, progetti di inclusione a costo zero per l’amministrazione, tre bandi per gli alloggi popolari senza dimenticare il settore istruzione con il potenziamento dei servizi.

Cella si era concentrato sui ritardi della graduatoria per la case popolari. Lorenzetti spiega: “il bando è scaduto solo due mesi fa, stiamo facendo le dovute verifiche e a breve uscirà la graduatoria”. Ma ben più importante è il fatto che il comune, in ogni caso, non ha a disposizione alloggi da assegnare.

La dirigente Nadia Bellè, al comune di Montignoso dallo scorso aprile, ha avviato verifiche porta a porta in tutti gli alloggi Erp per capire se gli assegnatari possiedono ancora i requisiti per occupare una casa popolare. Si cerca così di regolarizzare le situazioni, dare un tetto a chi ne ha davvero bisogno e recuperare la disponibilità di qualche alloggio che, prima di una nuova assegnazione, deve comunque essere restituito ad Erp per lavori di manutenzione.