Maurizio Lorenzoni torna a sedersi tra i banchi dell’assise dopo l’expolit sul monte Brugiana, dove a inizio settembre si era fatto fotografare al fianco di un Manfredo Bianchi di nuovo armato di bandiera repubblichina. Ma in consiglio comunale sono tornati anche gli antifascisti che hanno fatto risuonare ancora una volta le note di Bella ciao. Un incontro scontro che ha provocato qualche momento di tensione. Ma andiamo con ordine. La seduta di ieri sera si è aperta regolarmente e ha registrato il rientro di Maurizio Lorenzoni, assente per due sedute consecutive dopo le polemiche per il suo sostegno alle iniziative filofasciste di Bianchi. E proprio il professore carrarese, salito alla ribalta delle cronache per aver sventolato la bandiera della Repubblica di Salò prima sul Sagro e poi sulla Brugiana, era presente tra le fila della platea, insieme ad altri esponenti della destra locale, come Gianni Musetti e Nicola Pieruccini. Dopo circa un’ora dall’inizio del consiglio comunale, il dibattito è stato interrotto da un gruppo di antifascisti che è entrato in aula mostrando uno striscione con scritto “Via i fasci da Carrara” e intonando “Bella Ciao”. Subito la tensione è salita alle stelle. Il presidente Michele Palma ha immediatamente dichiarato la sospensione della seduta: la maggior parte della giunta e dei consiglieri comunali ha lasciato l’aula. Ai loro posti sono rimasti solo il sindaco Francesco De Pasquale, gli assessori Anna Galleni e Maurizio Bruschi e i consiglieri Maurizio Lorenzoni, Cesare Bassani e Marzia Paita. Tutti gli altri si sono allontanati. Dopo qualche minuto il presidente Palma è rientrato in aula, seguito da assessori e consiglieri, e ha riaperto la seduta, invitando il pubblico a non fare interventi e a rimuovere lo striscione. La seduta è dunque ripresa e il dibattito è proseguito senza più interruzioni.