Miele e Farina di Castagne DOP, fagiolo di Zeri, biroldo delle Apuane, caciotta della Lunigiana e cipolla di Treschietto. Sono solo alcune delle specialità alimentari della provincia di Massa Carrara destinatarie del provvedimento che ha ricevuto, qualche giorno fa, il via libera del Senato. Un’approvazione storica quella della legge “salva borghi” che permetterà di promuovere lo sviluppo sostenibile economico, sociale, ambientale e culturale dei piccoli comuni, adottando anche misure a favore dei cittadini che vi risiedono e delle attività produttive. L’agricoltura rappresenta, infatti, l’elemento distintivo di 11 dei 17 comuni del territorio provinciale dove la popolazione non supera i 5mila abitanti. “In questi territori – spiega Maurizio Fantini, Direttore Coldiretti Massa Carrara – si sviluppa e vive la nostra agricoltura, cassaforte del vero Made in Italy, che oggi guarda alla tradizione con grande capacità di innovazione. Soprattutto nelle piccole comunità si continua a difendere e produrre un patrimonio agroalimentare importante sempre più a rischio che continua a caratterizzare la storia e la qualità della vita di questi piccoli centri”. Negli anni Coldiretti ha sostenuto fortemente la legge dei Piccoli Comuni, considerato uno strumento necessario e fondamentale per tutelare i piccoli borghi dove vive un’impresa agricola su quattro ma anche per valorizzare un patrimonio naturale e paesaggistico, culturale e artistico senza eguali apprezzato non solo dalla popolazione residente ma anche dai turisti provenienti da tutto il mondo. “Ora – conclude Fantini di Coldiretti – ci sono le condizioni per recuperare in queste aree i troppi ritardi infrastrutturali e nei servizi offerti con interventi che vanno dalle tecnologie informatiche alle scuole, dagli ospedali alle poste fino alle edicole. Ma sarà importante anche valorizzare le opportunità offerte dalla nuova agricoltura in aree che devono fare i conti con la carenza di servizi”.