Facendomi portavoce del pensiero della maggior parte degli abitanti dei paesi MONTANI di: San Carlo, Pariana, Altagnana e Antona, mi affido alla vostra cortese disponibilità, per informare chi di dovere, quello che sta accadendo nel caso di un’emergenza sanitaria.

Non ci sono giorni e notti che sulla provinciale (Via dei colli) non transitano mezzi di soccorso con il suono delle sirene indicando segni di emergenza.

Questi mezzi o si fermano a San Carlo o proseguono per Via Belvedere oppure si dirigono in altri paesi della provinciale.

E’ da dire che avvolte, per fortuna, rientrano in sede senza segnalazioni di allarme ma, diverse volte, si devono recare al pronto soccorso del N.O.A.

Sapete quanto tempo passa da quando viene fatta una chiamata di urgenza al 118, per esempio dal paese di Antona per arrivare al pronto soccorso? Lascio a voi a fare un semplice calcolo.

Anche prima della costruzione del nuovo ospedale i tempi non erano brevi ma certamente inferiori a quelli di oggi.

Che brillante idea è stata quella di costruire un nuovo stabile quando, a Massa, ne avevamo già due funzionali.

E’ stato fatto questo per avere una riduzione dei costi e una migliore assistenza ai cittadini? Bisognerebbe dimostrarlo.

Si parla di Massa perchè Carrara si è premunita formando “poli ambulatoriali specialistici Monterosso” BRAVO ZUBBANI!

E l’amministrazione di Massa? Ha da pensare alle elezioni che si terranno nel 2018 fregandosi delle difficoltà incontrate dai suoi cittadini per visite specialistiche o di routine.

Ritorniamo alle difficoltà che incontrano gli abitanti delle zone montane in caso di emergenza sanitaria.

Bisogna dire che anche il più semplice dei cittadini che risiede in questi paesi si domanda: in caso di un sospetto infarto ce la faccio ad avere assistenza? Quanto tempo passa prima di avere un soccorso? I grandi della medicina dicono che ai primi sintomi bisogna raggiungere un Pronto Soccorso perchè ogni minuto può essere fatale.

E in caso di una grave emorragia cosa fa un paziente preso dal panico? I cittadini di queste località chiedono che venga posto un mezzo di primo soccorso (magari nelle ex scuole di Pariana) con un infermiere professionale (un medico sarebbe meglio) 24 ore su 24.

Necessita anche la presenza di un defibrillatore con il personale che sia capace di usarlo.

Sappiamo che questo avrebbe un costo alla collettività ma certamente inferiore al prezzo che pagheremo per la vita di una persona.

 N.B.

Siamo certi che queste nostre giuste lamentele vengano prese (come sempre) in considerazione e pubblicate e trasmesse sui quotidiani ed emittenti locali.

 Per numerosi cittadini zona montana

BEANI GIUSEPPE