Sulla questione dell’accorpamento dell’Autorità Portuale di Marina con La Spezia, interviene il Movimento 5 Stelle di Carrara. «Ciò che è apparso su un quotidiano locale — evidenziano dal M5S — relativamente al presunto rammarico del presidente della Regione, Enrico Rossi, per questo accorpamento, non coincide con quanto lo stesso presidente Rossi ha risposto in un’interrogazione al nostro portavoce in Consiglio Regionale, Giacomo Giannarelli».

 

In particolare sul quotidiano La Nazione è stato scritto che: «L’accorpamento con La Spezia non è andato giù agli operatori portuali marinelli e anche il governatore della Regione Toscana Enrico Rossi si era espresso per mantenere il nostro porto in Toscana, magari accorpandolo con Livorno. Però la richiesta di proroga per l’accorpamento richiesta da Rossi non è stata accolta dal governo».

 

È proprio quest’ultimo presunto evento che non coincide con quanto lo stesso presidente Rossi ha risposto, lo scorso 3 ottobre 2016, in forma scritta a Giacomo Giannarelli. Lo stesso governatore, in quel documento, ha ammesso di non aver mai proceduto alla richiesta di proroga.  Riportiamo il passaggio di seguito.

 

La domanda posta da Giannarelli era:

«Perché non è stata chiesta la proroga di 3 anni del processo di accorpamento amministrativo tra le varie portualità?».

 

La risposta della Giunta Regionale:

«Non è stato ritenuto opportuno avvalersi della facoltà di richiedere al Ministero competetente il mantenimento, fino a un massimo di 36 mesi, dell’autonomia amministrativa e finanziaria dell’attuale Autorità Portuale di Marina di Carrara  (D.Lgs. n. 169/2016, Art. 22, comma 2). Tale autonomia che deve essere adeguatamente motivata, comporta infatti il rinvio dell’attuazione della ‘Riforma Del Rio’ ed un sostanziale congelamento delle prospettive di sviluppo e riqualificazione funzionale del porto, prospettive che invece è opportuno che si realizzano il prima possibile».