Ecografie, visite specialistiche  e test anche per la prevenzione del diabete. Un aiuto concreto viste le liste di attesa

“Calibri da 90” della medicina sabato prossimo 28 maggio (inizio ore 9) saranno presenti alla giornata di prevenzione per la malattie ed  il rischio cardio vascolare e del diabete   promossa dall’Associazione onlus “Solidarietà è progresso” con la collaborazione della locale Fraternita di Misericordia “San Francesco”. Gratuitamente e senza prenotazione (per info telefonare allo 0585 252718) nei locali del nuovo e moderno Centro polispecialistico “San Francesco” di via Pellegrini (Palazzo Tonini, accanto al Penny Market Direttore sanitario dottor Ferdinando Franzoni noto internista universitario) . Un FRANZONIsuccesso le “giornate” precedenti che hanno visto la partecipazione anche del presidente del Consiglio comunale Domenico Ceccotti. Sabato prossimo dunque nel Centro “San Francesco”  che registra oltre 50 specialisti ,saranno effettuati: ecografia delle carotidi (TSA = tronchi sovra aortici) ed aorta addominale) e:  glicemia, rilievo pressione arteriosa, peso, altezza. Girovita, Bmi, Elettrocardiogramma e visita cardiologica, BMI; consulto neurologico e test MMSE : Mini-Mental State Examination per i disturbi cognitivi,; consulto psicologico; visita nutrizionistica; esame  audiometrico . Tutti i test ed esami saranno effettuati da specialisti del Centro, presenti i “calibri da 90”!. Infatti la “giornata”, tra l’altro, vedrà la presenza del professor Dottor Luigi Murri, del professor Alberto Balbarini, per gli altri sarà una….sorpresa!. .Il professor Luigi Murri  ha svolto attività di ricerca presso l’Hospital Saint Paul BALBARINIdi Marsiglia, l’Hospital for Sick Children di Londra, la Rutgers Medical School del New Jersey ed il Veterans Hospital del Mayland. Ha ricoperto incarichi direttivi nel Board della European Sleep Research Society, della Società Italiana di Neurologia, della Società Italiana di Neurofisiologia Clinica, della Società Italiana di Medicina del Sonno, della Lega Italiana contro l’Epilessia. È Professore Ordinario di Neurologia, ha diretto  la Clinica Neurologica e la Scuola di Specializzazione in Neurologia ed è  stato Presidente del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia ed attualmente è Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Pisa. Altro “calibro” il professor Alberto Balbarini: è stato fino allo scorso anno Professore Ordinario di Malattie dell’Apparato Cardiovascolare Dipartimento Cardio Toracico e Vascolare – Facoltà di Medicina e Chirurgia – Università degli Studi di Pisa. Grande l’attività didattica del Prof.  Balbarini  comprende: Corso di laurea in Medicina e Chirurgia: Corso Integrato di Malattie dell’Apparato Cardiovascolare;Scuola di Specializzazione in Cardiologia;Scuola di Specializzazione in Malattie dell’Apparato Respiratorio e Tisiologia;Scuola di Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitativa;Docente del corso di Dottorato di Ricerca in Fisiopatologia e Clinica dell’Apparato Cardiovascolare;Direttore del corso di Perfezionamento dell’Università degli Studi di Pisa: Diagnostica Ultrasonica in Angiologia;
Scuola di Specializzazione in Malattie dell’Apparato Cardiovascolare;Corso di Laurea in Tecniche di Fisiopatologia Cardiocircolatoria e Perfusione Cardiovascolare. Sabato saranno presenti anche il cardiologo  dottor Achille Capulzini molto noto anche al nord, la nutrizionista dottoressa Arianna Ciardiello; la psicologa: Enrica Fracassini; l’audiometrista dottoressa Veronica Costi, gli ecografisti dottori: Angelo Monteleone, Ettore Remoli e Tito Livio Liguori.   Scrive il dottor Franzoni “Importanti queste giornate di prevenzione non di rado si scoprono patologie spesso “ occulte” al soggetto”. Le
ma
lattie cardiovascolari – scrive il professor Alberto Balbarini –  rappresentano la principale causa di mortalità e morbilità nel mondo industrializzato, e la prevenzione, la diagnosi e la terapia di queste patologie sono i principali obiettivi delia politica sanitaria di molti paesi. Tali malattie sono in continuo aumento anche se la mortalità per infarto miocardico e/o ictus, registrata negli ultimi anni, sta lentamente riducendosi. Infatti, I’aumento dell’età media da un lato e il miglioramento delle tecniche diagnostiche e di trattamento dall’altro hanno determinato, nei paesi più industrializzati, un aumento delia prevalenza delle patologie cardiovascolari. La strategia sanitaria per combattere le malattie cardiovascolari deve essere indirizzata da un lato alla prevenzione primaria e dall’altro alla gestione dei pazienti ad alto rischio. Nel primo caso sarà opportuno combattere i fattori di rischio mediante la modifica delIa stile di vita: dieta adeguata, attività fisica ed anche opportuna terapia (vedi statine) se con i primi provvedimenti non si raggiungono i “markers”.  Nel secondo caso sarà opportuno utilizzare tutte le migliori risorse terapeutiche (antiaggreganti, statine seconda generazione, ecc) onde raggiungere i valori indicati dalle linee guida. L’obiettivo principale di queste giornate sono le problematiche connesse alla prevenzione e alla diagnosi delia patologia cardiovascolare,per poi, in seconda battuta, effettuare  il trattamento e il monitoraggio del paziente in terapia.

IMG_42453“Importante – continua Balbarini – La misurazione dell’ABI (e vari altri indici di funzione arteriosa)  è un’esigenza fondamentale del medico specialista. Se il paziente ha ABI alterato (inferiore a 0.9) e certa I’arteriopatia obliterante degli arti inferiori e il legame con iI rischio cardiovascolare. L’ABI (Ankle Brachial Index) o indice caviglia-braccio si basa sulla misurazione delia pressione arteriosa massima (sistolica) delle caviglie e delle braccia, possibilmente in modo simultaneo. Nei soggetti sani la pressione arteriosa sistolica delia caviglia è maggiore di quella del braccio, quindi il rapporto fra queste due pressioni è superiore all’unita. Ad esempio se la pressione arteriosa massima delia caviglia e 110 mmHg e quella del braccio è 100 mmHg,
I’indice caviglia-braccio 0 ABI e uguale a 110/100 = 1,1. Se I’ABI è inferiore a 0,9 dobbiamo ipotizzare un restringimento aterosclerotico (stenosi) a carico di una o più arterie che portano sangue agli arti inferiori. Inoltre I’ABI e un indice di rischio per ictus e infarto cardiaco: più è basso il valore e più aumenta il rischio.” Nella Giornata di sabato sarà effettuato anche ECO COLOR DOPPLER CAROTIDEO. Ce lo spiega sempre il prof. Balbarini, “ E’ una  tecnica che permette la misurazione dello spessore medio intimale (carotide), la eventuale evidenziazione di placche aterosclerotiche (calcifiche, non calcifiche) e del loro impatto sui flusso sanguigno intravascolare (stenosanti, non stenosanti). E’ nota in letteratura I’impatto sia diagnostico che prognostico di tali rilevazioni, nel contesto delle malattie dell’apparato cardiovascolare, in particolare delia aterosclerosi. Alcuni avanzamenti tecnologici permetteranno la misura automatica delle spessore medio intimale ed inoltre una visione tridimensionale dei vasi con un calcolo automatico del volume delia placca aterosclerotica. Questi due parametri rivestono un’importanza fondamentale sia per la valutazione del rischio che per la valutazione degli effetti terapeutici (riduzione spessore medio intimale-riduzione placca aterosclerotica dopo adeguata terapia”. Sarà effettuato anche l’eco-Doppler dell’aorta addominale. L’aorta è la più grande arteria del nostro organismo, parte dal cuore, attraversa il torace e l’addome e fornisce rami arteriosi a tutti gli organi. L’aorta addominale ha, nell’adulto normale, un diametro massimo inferiore a 20 millimetri. Talora può dilatarsi e se la dilatazione supera i 30 millimetri si parla di aneurisma dell’aorta addominale.

E’ una malattia molto diffusa, colpisce oltre 700.000 persone in Europa (84.000 in Italia) con circa 220.000 nuovi casi diagnosticati ogni anno (27.000 nel nostro Paese).

 

CIARDIELLOPer la prevenzione delle patologie cardiache e del diabete e di altre importante  il  controllo del peso di Arianna Ciardiello nutrizionista

 

Un’alimentazione corretta costituisce, assieme ad un’adeguata attività fisica e al controllo di altri fattori di rischio come il fumo e l’alcool,un elemento fondamentale nella prevenzione di numerose condizioni patologiche. E’ ormai stato ampiamente dimostrato che lo stile di vita e le scelte alimentari agiscono in modo incisivo nella possibilità di prevenire lo sviluppo di malattie, di controllarne l’evoluzione  o ,al contrario, provocarne l’insorgenza. La concentrazione di tessuto adiposo a livello addominale, che si riscontra nell’individuo in sovrappeso/obesità ,predispone all’insorgenza di condizioni patologiche quali il diabete di tipo 2,l’ipertensione arteriosa,l’ipercolesterolemia che costituiscono fattori di rischio cardiovascolare. Esiste un legame diretto tra eccesso ponderale e ipertensione:all’aumentare del peso consegue un aumento della pressione arteriosa,viceversa quando il peso diminuisce si ha una diminuzione della stessa.Per questo i cardiologi raccomandano un calo ponderale in soggetti in sovrappeso. Inoltre, sovrappeso/obesità si associano ad alcuni tipi di tumori(colon e seno),all’aumento del rischio per le donne in gravidanza di sviluppare il diabete gestazionale con le ben note conseguenze per la salute del nascituro,all’infertilità e all’usura delle cartilagini articolari. Se il calo ponderale è l’obiettivo primario della prevenzione di queste condizioni patologiche, occorre pero’ ricordare che gli specialisti raccomandano di seguire diete equilibrate,sottocontrollo di esperti di settore ,evitando il rischio di pericolose e allettanti scorciatoie rappresentate da diete fortemente sbilanciate con il rischio di produrre danni alla salute.

 

NELLE FOTO:  il professor dottor  Luigi Murri: il professor dottor Alberto Balbarini; la dottoressa Arianna Ciardiello, il direttore sanitario prof dott. Ferdinando Franzoni