È un montignosino doc e qui, in terra apuana, ha le sue radici: qui si è diplomato, qui torna spesso. Lo ha fatto anche pochi giorni fa, per incontrare i ragazzi del liceo classico Rossi. Da ieri, Franco Gabrielli è il nuovo capo della polizia. Lo ha annunciato niente meno che Matteo Renzi: prenderà il posto di Alessandro Pansa che a giugno compie 65 anni.

Classe 1960, diplomato proprio al classico Rossi, Gabrielli si laurea in giurisprudenza e comincia la sua esperienza in Polizia: come funzionario lavora nella Digos di Firenze. Poi la sua carriera è in continua ascesa, da importanti indagini sulla mafia e sul terrorismo, fino alla guida del Sisdi, quindi della protezione civile. Gabrielli, da protagonista, prende parte anche alle indagini per le stragi di via dei Georgofili a Firenze e di via Palestro a Milano, contribuisce alle inchieste sulle Nuove Brigate Rosse e ha un ruolo importante nell’arresto di uno degli autori degli attentati di Londra 2005. Il 2006 è un anno fondamentale: Gabrielli diventa prefetto e direttore del Sisde.

Dai servizi alla protezione civile di cui il montignosino Gabrielli diventa capo nel novembre 2010, dopo il pensionamento di Guido Bertolaso che aveva affiancato durante l’emergenza Abruzzo nel post terremoto. Senza dimenticare che in quello stesso periodo è prefetto de L’Aquila, incarico che manterrà fino al maggio 2011. Un’esperienza quella fatta in Abruzzo che permette al capo della protezione civile di seguire il post sisma anche nel 2012, nel modenese. Dal terremoto alla Concordia: è Franco Gabrielli, infatti, a coordinare le azioni successive al naufragio e soprattutto è lui a seguire la delicatissima operazione per rimuovere il relitto e condurlo fino al porto di Genova. Momenti di tensione altissima: competenza, tecnica e controllo. E gli occhi di tutta l’Italia addosso. Passerà alla storia la frase di Gabrielli all’arrivo in porto della Concordia: «Missione compiuta».

 Il 2 aprile 2015 il governo Renzi nomina Gabrielli prefetto di Roma, gli affida anche, in vista del Giubileo, il compito di coordinare le varie istituzioni nell’organizzazione dell’evento.Una carriera folgorante e un attaccamento, dimostrato più volte, alla sua terra. Gabrielli ha espresso tutta la sua vicinanza anche in occasione dell’ultima alluvione che ha visto crollare l’argine del Carrione a Carrara. Capo della protezione civile, ha incontrato le istituzioni, ma ha voluto parlare e confrontarsi anche con i cittadini. Sempre disponibile a partecipare a manifestazioni, incontri e dibattiti sul tema della fragilità idrogeologica e sulle politiche di difesa del territorio, ha preso parte a diversi eventi in provincia.

L’ultimo di questipochi giorni fa al liceo Rossi: «Non demonizzate la politica. Non abbandonatela cosa pubblica, occupatevene, interessatevene. Fare politica significa mettere le mani nei problemi e i problemi si risolvono solo conoscendoli». Questo il messaggio che ha voluto dare agli studenti.

il tirreno