Aveva compiuto trentanove anni lo scorso 22 marzo. L’altra sera è andato a dormire, dopo aver baciato le sue bambine: doveva svegliarsi la mattina presto e mettersi al volante del camion, con cui portava avanti il mestiere lasciatogli dal padre, scomparso tre mesi fa.

Matteo Menconi non si è più svegliato. Il malore, un attacco cardiaco, durante la notte: vana la corsa all’ospedale delle Apuane dove i medici non hanno potuto fare altro che constatare il suo decesso. Una morte improvvisa che ha lasciato nel dolore più profondo la moglie, Francesca, e le due figlie: la piccola frequenta la terza elementare, la più grande la prima media.

La notizia della scomparsa del giovane autotrasportatore ha fatto immediatamente il giro di Avenza dove è molto conosciuto (la famiglia abita in via Provinciale Avenza Sarzana). Grande il cordoglio anche su facebook dove gli amici hanno voluto lasciare un ricordo per Matteo. Il primo è stato Marco: «Un grande saluto a Matteo. Ciao amico riposa in pace». In obitorio, al Noa, per tutta la giornata è stato un pellegrinaggio di amici, di familiari, conoscenti, colleghi di lavoro: in tanti hanno voluto andare a portare un po’ di conforto alla moglie Francesca. Molti increduli hanno sperato che la notiza della improvvisa morte di Matteo non fosse vera. Chi lo ha conosciuto lo ricorda come un padre di famiglia esemplare. Adorava le figlie, trascorreva con loro e con la moglie ogni momento libero. Anche la festa dell’ultimo dell’anno, che Matteo aveva documentato su facebook, l’aveva trascorsa in famiglia, con la moglie le figlie e l’amata cugina Laura e la sua famiglia.

Nessuno aveva avuto segnale del malore che si è portato via Matteo. Chi lo aveva visto al lavoro, anche il giorno prima, non aveva notato nulla di strano. Era stato sempre in ottima salute, una persona sportiva che amava lo sci e il mare.

Anche giovedì per Matteo Menconi era stata una giornata come tante, il lavoro, come prima cosa e la mattinata passata sul camion ereditato dal padre. Poi una serata in famiglia, tranquilla, in attesa del fine settimana e del primo maggio da trascorrere con gli amici. Matteo si è sentito male mentre stava dormendo e le sue condizioni sono apparse subito molto gravi. Vani i soccorsi. Per lui una volta arrivato in ospedale non c’era già più nulla da fare. I funerali sono fissati per lunedì alle 10 alla chiesa della Covetta.

il tirreno