Il Sottosegretario di Stato Cosimo Maria Ferri ha partecipato oggi alla II Giornata di Sensibilizzazione per la Prevenzione degli Incidenti Stradali, organizzata dalla Polizia Stradale e dalla Polizia di Stato di Massa Carrara e dedicata agli studenti dell’Istituto Superiore Barsanti di Massa, da tempo impegnati con la Cooperativa “In ricordo di Federico“ (C.R.F.), nata con la finalità di mantenere vivo il ricordo del compagno di classe scomparso nel novembre del 2013 in un incidente stradale.

L’evento si è tenuto presso la Sala della Resistenza della Provincia e al termine è seguita la proiezione del film Young Europe.

Nel corso del suo intervento Ferri ha dichiarato: “desidero congratularmi per un’iniziativa che ha il grande merito di fissare l’attenzione sul tema della sicurezza sulle strade.

E’ infatti fondamentale cominciare fin dalle scuole un percorso di sensibilizzazione perché i nostri giovani acquistino consapevolezza non soltanto della serietà del problema dell’incidentalità stradale, ma anche delle responsabilità derivanti dai loro comportamenti e dei valori sui quali si basa la convivenza civile. E’, al contempo, necessaria un’azione costante di promozione della conoscenza delle norme e delle condotte che favoriscono la prevenzione del rischio, affinché l’educazione stradale diventi parte integrante del bagaglio dei ragazzi in un’ottica di formazione costante alla legalità e al rispetto delle regole e dei doveri che contraddistinguono ogni cittadino.

Sotto il profilo legislativo, il Governo si è impegnato con convinzione fino all’approvazione della legge sull’omicidio stradale, con la quale sono state create due autonome fattispecie di reato a titolo colposo, una, appunto, di omicidio stradale, l’altra di lesioni personali stradali, accompagnate da una chiara elencazione dei fatti concreti riconducibili a queste figure. L’intento della legge è quello di punire non solo chi, sotto all’effetto dell’alcol o della droga, provochi un incidente mortale, ma anche chi provoca le stesse conseguenze ponendo in essere alcuni comportamenti imprudenti quali il passaggio con il rosso ad un semaforo, l’eccesso di velocità nei centri urbani e le inversioni di marcia in tratti stradali pericolosi e nelle vicinanze di dossi e curve. Con queste nuove figure di reato il magistrato avrà meno difficoltà nel sanzionare tali condotte e si eviterà che nell’applicazione pratica delle norme possano esserci casi nei quali il responsabile resti impunito. Il magistrato eserciterà i suoi poteri con strumenti più efficaci, usufruendo dei rilievi delle Forze dell’Ordine e degli esperti incaricati di ricostruire le dinamiche degli incidenti.

L’educazione al rispetto del Codice della Strada, tuttavia, rappresenta una sfida che non può fermarsi ad una risposta esclusivamente legislativa ed impositiva, ma deve vedere modificato l’atteggiamento con cui ognuno di noi approccia con queste regole. È necessario si porti avanti questa battaglia culturale per garantire strade sicure e salvare molte vite. Ritengo sia importante che si agisca fin dalle scuole, portando avanti progetti che favoriscano una presa di coscienza dell’importanza dei comportamenti sicuri e corretti da applicare quando ci si mette alla guida. È quindi necessario che si prosegua con impegno e determinazione su tutti i fronti, dall’educazione, alla cura delle strade e della segnaletica, ai controlli da parte delle Forze dell’Ordine.