Al fine di favorire la divulgazione scientifica e l’approfondimento delle più recenti pratiche cliniche, la Fondazione Toscana G. Monasterio, in collaborazione con la Scuola Superiore “S.Anna” di Pisa, organizza il giorno 2 Aprile 2016, presso l’Aula Magna della Scuola, il Convegno “Operare il cuore nel 2016: il paziente al centro”.

Relatori di fama internazionale affronteranno tematiche di grande interesse quali le nuove frontiere nel trattamento chirurgico della cardiopatia ischemica, delle valvulopatie e della patologia dell’aorta.

Verranno dibattute tecniche a totale beneficio del paziente, come la mininvasività, la riparazione  delle valvole cardiache e la possibilità di trattamenti “ibridi”, procedure di prassi quotidiana che fanno dell’Unità Operativa di Cardiochirurgia Adulti dell’Ospedale del Cuore un Centro di fama mondiale

Quaranta tra relatori e moderatori, interverranno alle cinque sessioni che compongono il Convegno, rivolto ad oltre cento medici accreditati a livello nazionale.

Ad aprire i lavori saranno il Direttore Generale della Fondazione Monasterio, Dottor Luciano Ciucci, ed il Dottor Marco Solinas, Direttore dell’Unità Operativa di Cardiochirurgia Adulti di detta Fondazione.

Ampio spazio verrà dato al trattamento cardiochirurgico dell’anziano, grazie al contributo scientifico del Professor Niccolò Marchionni, Professore Ordinario di Geriatria e Direttore del Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare del Careggi di Firenze

L’“Heart team”, ovvero l’approccio interdisciplinare tra cardiochirurgo, cardioanestesista, cardiologo interventista, cardiologo clinico e radiologo, è prerogativa fondamentale nella ricerca del miglior trattamento del paziente: i risultati di eccellenza sono, dunque, il frutto di un lavoro di squadra.

Come noto, la Fondazione Monasterio costituisce un centro di eccellenza nella cura delle patologie cardiache, come riscontrabile dai dati del Programma Nazionale Esiti del Ministero della Sanità: sia per  gli interventi di valvuloplastica e sostituzione valvolare (miglior centro in Toscana, con una mortalità dello 0,9% rispetto alla media nazionale del 2,8%), che per gli interventi di  bypass aorto coronarico (anche in questo caso è il primo centro in Toscana, con una mortalità intorno allo 0,3% a fronte di una media nazionale del 2,3%) e per il trattamento dello scompenso congestizio.

Analoghi risultati di eccellenza emergono dallo studio portato avanti dall’Istituto Mario Negri per la valutazione delle terapie intensive, che evidenzia come sia significativamente molto alta la percentuale di dimissioni favorevoli effettuate dalla Fondazione.

L’incontro di domani ha la finalità di mettere a confronto le professionalità interessate e di prefigurare percorsi aggiornati e standardizzati per il paziente cardiochirurgico.