Il pd è una grande organizzazione democratica, che per sua natura è includente, aperta alle contaminazioni positive della società , del civismo, che fa della partecipazione e del coinvolgimento il suo punto di forza. Non a caso utilizza le primarie, per far esprimere non solo i tesserati ma i simpatizzanti tutti, per determinare le sue figure apicali; non a caso il pd è il partito che promuove iniziative pubbliche, incontri ,riunioni a tutti i livelli  , è il pd il motore della democrazia italiana, dove non si espellono coloro che hanno punti di vista differenti ma,attraverso il libero scambio di idee , si decide rispettando i punti di vista di tutti. Con queste premesse vorremmo porre al centro l’anomalia del caso Massa  e vorremmo che il pd di Massa fosse quello che è altrove: . uno spazio politico aperto e al contempo un partito che fa discutere e decidere i suoi gruppi dirigenti. Le criticità in cui versa l’amministrazione comunale di Massa sono le stesse di cui soffre il partito a livello locale: c’è scarsa capacità di porre al centro i problemi veri del territorio e una modalità di  decisione che esclude, che non costruisce partecipazione nè degli iscritti nè dei cittadini. Autoreferenzialità e scarsa partecipazione , caratterizzano sia i vertici del partito locale che quelli dell’amministrazione . Questi sono oggi i problemi principali che, se non corretti, rischieranno di accrescere il divario tra città\partito e tra città\amministrazione. Ci pare che sia stato confuso il governare con il comandare, concetti che tra loro sono profondamente distanti. A noi sta a cuore il buon andamento amministrativo, così come il buon governo del partito; sono questioni rilevanti nella vita del partito e del governo cittadino che non possono essere taciute.  Il  rimpasto di giunta che avrebbe dovuto produrre una sana autocritica per spingere in avanti e rinvigorire l’azione di governo, investendo il corpo largo del centro sinistra in una discussione seria che potesse aggredire i problemi veri della città  ,si è invece dimostrata  essere una avvilente e non interessante vicenda, degna della prima repubblica, volta solo a consolidare un asse di potere , sul cui altare sacrificare i processi partecipativi ,decisionali e programmatici. Gli iscritti del pd, i suoi elettori e i cittadini hanno dato fiducia ad un progetto nuovo, con modalità innovative e democratiche; tutti insieme abbiamo il dovere di non tradire e deludere tali aspettative. Massa non ha bisogno di essere comandata ma governata, favorendo il coinvolgimento massimo alle decisioni. Massa ha bisogno di tutte le esperienze e intelligenze del  centro sinistra comprese le componenti più critiche, perché, a differenza di altri movimenti, noi non diciamo a nessuno “ o dentro o fuori” anche quando esprimono sensibilità differenti. Nessuno si può arrogare il diritto di dire chi è del centro sinistra e chi no; nessuno può infatti dire se Articolo primo è o no a pieno titolo parte integrante della maggioranza.  La città di Massa , come il pd, ha bisogno di essere coinvolta sui problemi , come ha dimostrato ampliamente la vicenda del regolamento urbanistico. Da parte nostra lavoreremo in tale direzione mettendo in campo nei prossimi mesi momenti tematici di analisi e proposte, al fine di contribuire  a costruire una azione di governo più incisiva e partecipata aperta a tutti coloro che vorranno contribuire ad un nuovo corso.

 

Giacomo Bugliani consigliere regionale PD

Martina Nardi deputata PD