“Dobbiamo impedire che il sistema sanitario venga smantellato: la riduzione dei posti letto per acuti, la mancata determinazione dei Livelli essenziali di organizzazione, l’accorpamento dei Servizi, la creazione di nuove poltrone saranno i primi effetti”.
Così Matteo Mastrini, Vice Presidente di Uncem, lancia la manifestazione di sabato a Pontremoli.
“L’approvazione della Riforma del sistema sanitario regionale della Toscana non é condivisa dalla società civile (come dimostrato dalle firme raccolte per il referendum abrogativo), da larga parte del mondo della Sanità e nemmeno dagli amministratori. La Giunta ha approvato la Riforma, ma prima che tocchi al Consiglio scenderemo in Piazza”.
Si temono ricadute sul sistema clinico, della prevenzione ed esuberi.
“La Riorganizzazione del Sistema Sanitario Regionale é finalizzata a compensare i tagli del Governo, ma mette in discussione il diritto alla salute”.
Evidente il taglio dell’assistenza ospedaliera: “La riduzione del numero di posti letto per acuti, nei mesi invernali, porterà al blocco dei pronto soccorso, che non sapranno dove ricoverarli”.
Evidente la mancanza di una determinazione dei LEO (i Livelli Essenziali di Organizzazione che sono i requisiti minimi strutturali, tecnologici e funzionali delle Strutture Sanitarie): “A breve ciò comporterà una destrutturazione della gestione della rete ospedaliera”.
Problemi che nelle zone montane rischiano di diventare insormontabili: “Difesa degli Ospedali montani, dei Pronto Soccorso e del sistema dell’emergenza urgenza diventano questioni inderogabili in una società che voglia continuare a definirsi civile.
Dobbiamo essere uniti nel garantire ai Cittadini i diritti fondamentali”