Doveva compiere 46 anni. Maurizio Del Becaro, operaio della Skf, è morto al mattino di venerdì 4 al Pronto soccorso di Massa dove era tornato, a poche ore di distanza dal primo accesso, per farsi di nuovo visitare. Gli era stata diagnosticata una crisi di panico e somministrati dei tranquillanti. Ma il malessere non accennava a passare e così, i familiari lo hanno riportato in ospedale. Ma questa volta non ha avuto il tempo di farsi vedere dai medici. È morto appena arrivato in reparto.

Un decesso su cui ora indaga la Procura della Repubblica (il pm titolare delle indagini è Elisa Loris): sono già state sequestrate le cartelle cliniche di Maurizio Del Becaro e la salma si trova in obitorio, sotto l’Autorità giudiziaria. L’esame autoptico verrà effettuato nelle prossime ore. Una vicenda ancora tutta da chiarire. Un lutto, enorme, per la comunità di Altagnana, una frazione di Massa, dove Maurizio era molto conosciuto e stimato.
I fatti su cui la procura dovrà fare luce, dopo la denuncia presentata dai familiari di Del Becaro, stanno tutti in quelle ore, dalle 23 di giovedì alla mattina di ieri.

Maurizio si sente male, in casa, alle 18 di giovedì. Un malessere intenso, un’oppressione al petto, la difficoltà di respirare. Disturbi che cominciano in maniera lieve e si intensificano nel giro di breve tempo. Così il quarantaseienne viene accompagnato al Pronto soccorso: qui rimane fino alle 23. Viene visitato e quella che gli è diagnosticata è una crisi di panico, un attacco acuto di ansia. Così è scritto nel foglio di dimissioni in cui si prescrive la somministrazione di tranquillanti.

Ma le cose, una volta rientrato a casa, non migliorano. Anzi. Il malessere continua, le condizioni di Maurizio peggiorano così tanto che i familiari dopo qualche ora si decidono a riportarlo al Pronto soccorso. Questa volta però Maurizio non fa neppure in tempo ad essere visitato, morirà poco dopo l’arrivo in reparto. Un decesso che ha fatto piombare nel dolore la famiglia per il quale, adesso, gli stessi parenti chiedono chiarezza.

Sono stati i familiari a sporgere denuncia per quanto accaduto al loro caro: è immediatamente scattato il sequestro delle cartelle cliniche e la Procura ha aperto le indagini disponendo l’esame autoptico sulla salma. Esame che sarà fondamentale per chiarire le cause della morte del quarantaseienne. Intanto la comunità di Altagnana si è stretta attorno alla famiglia Del Becaro: all’obitorio di Massa c’è stato un pellegrinaggio continuo di amici e parenti per dare l’ultimo saluto a Maurizio. Tutti attoniti di fronte a una tragedia che ha colpito e sconvolto un paese intero.

Il dolore è arrivato anche sul social. Sulla pagina facebook del fratello di Maurizio, Renato, tante le condoglianze indirizzate alla famiglia. Tanti gli amici che anche sul social vogliono far sentire il loro dolore per una perdita improvvisa e dai contorni ancora tutti da decifrare. Di questo si occuperà la Procura che fin dalle prime ore dopo il decesso di Maurizio Del Becaro ha avviato le indagini del caso.

 

il tirreno