donna violenzaPicchiata perché aveva risposto agli insulti del compagno contrariato per un no che lei aveva detto all’invito a stare un po’ insieme. La donna, una quarantenne che abita sulle alture massesi, ha provato in tutti i modi a calmare l’uomo, ma non c’è riuscita: sberle, calci e pugni le sono piovuti in tutte le parti del corpo. Fino a che la vittima, esausta, ha chiamato le forze dell’ordine chiedendo aiuto. Erano ormai le cinque del mattino e lui se ne stava tranquillamente dormendo come se nulla fosse accaduto.

Così la volante della polizia ha raggiunto la casa e ha trovato la quarantenne fuori dal portone che stava aspettando gli agenti. Ha raccontato quello che era successo in lacrime, pregando i poliziotti di liberarla di quel bruto. Segni sul viso e sul corpo però non ne aveva, così la volante ha chiesto di poter entrare nell’abitazione. Il trambusto ha svegliato il compagno che ancora assonnato si è stupito della presenza delle forze dell’ordine. Ha chiesto spiegazioni e quando ha saputo di cosa si trattativa ha negato tutto, ammettendo una semplice litigata e nulla più.

Qualche parolaccia, poi era andato a dormire da solo in camera. Due versioni contrastanti e tanti dubbi su quello che può essere capitato tra quella coppia. Gli agenti prima di andare via hanno detto a entrambi che se vogliono possono presentare denuncia.

 

 

 

il tirreno