ncaUn gap eccessivo tra gli argomenti affrontati durante il corso e la prova finale tanto da indurre gli operai a rifiutarsi di sostenere il test: a Nca scoppia il caso dei corsi di formazione. L’ennesima querelle tra dipendenti e proprietà è finita anche sul tavolo istituzionale organizzato dalla Provincia lo scorso 13 aprile: al termine della riunione le istituzioni si erano trincerate dietro un “no comment” delegando di fatto ad Assidndustria il compito di mediare ed evitare l’ennesima crisi della vertenza. Oltre alle preoccupazioni su rispetto dell’accordo di programma, commesse e piano industriale, al di là del timore per un ritardo nel pagamento degli stipendi (erogati qualche giorno dopo per via di alcuni problemi tecnici, ndc) uno dei temi a tenere banco nel corso della riunione era stato proprio quello dei corsi di formazione. Le attività erano state organizzate “in house” dall’azienda ed erano rivolte ai 40 “ex della sala mensa”: le maestranze erano state chiamate a partecipare a un corso di saldatura, e gli impiegati a lezioni di informatica e inglese. Su questo fronte la polemica era scoppiata pressoché subito perché tra i partecipanti era stato inserito un dipendente non vedente, per cui non era stato contemplato però alcun supporto specifico. La bagarre sul corso di saldatura, invece, è scoppiata a “lezioni” terminate. Quando si sono visti sottoporre la prova conclusiva gli operai si sono rifiutati di sostenerla perchè, hanno detto, la difficoltà del test era sproporzionata rispetto al livello del corso. Il boicottaggio ha fatto scattare le lettere di richiamo da parte della proprietà e l’ennesima impennata delle tensioni all’interno della fabbrica. E così, durante il tavolo in Provincia, le istituzioni hanno delegato il presidente di Assindustria Giuseppe Baccioli a “mediare” per provare a riportare la serenità nei rapporti aziendali. E proprio per concedere più tempo alla trattativa, è stato rinviato il consiglio comunale straordinario su Nca, richiesto dalle tute blu con un blitz a sorpresa davanti all’assise qualche settimana fa e su cui era arrivato un “via libera” bipartisan: il presidente della commissione Attività Produttive Fabrizio Giromella (Sel-Sorridi Carrara) ha spiegato stamani che ascoltate le parti in causa, d’accordo con i sindacati, a Baccioli è stato concesso altro tempo. «Se la mediazione andrà bene allora potremo evitare il consiglio comunale straordinario e io lo spero per il bene dell’azienda e dei suoi lavoratori» ha commentato Giromella.