prostituta lucciolaNon collabora: la ventenne accoltellata in viale Roma non aiuta i carabinieri. E la ricerca del colpevole si fa sempre più difficile, perché senza riscontri per quelli del nucleo operativo è come cercare un ago in un pagliaio. Ma la pista del cliente insoddisfatto si rafforza con il passare delle ore. Anche perché non c’è traccia in città e nelle frazioni limitrofe di un vero e proprio racket della prostituzione. E la vittima è nuova della zona, le forze dell’ordine non la conoscono. Così come la conoscono poco le colleghe, e forse è per questo che non l’hanno sorvegliata.
La lucciola ha detto poche cose ai carabinieri: l’uomo ha una quarantina di anni, probabilmente è italiano ma non è certamente massese. Ha contrattato con lei una prestazione sessuale e si è appartato con la donna dietro a un cespuglio lungo viale Roma. I due non hanno consumato il rapporto perché lui ha preteso di non usare protezioni. E la ventenne a quel punto lo ha respinto. Lui prima l’ha schiaffeggiata e poi l’ha colpita con due coltellate. La più pericolosa dietro la scapola, andando a toccare il polmone. Una ferita che sembrava più grave del previsto, ma che con il passare delle ore non si è dimostrata tale. Tanto che la vittima è stata dimessa ieri mattina e la prognosi è stata sciolta.
Resta da prendere l’aggressore, però. Non c’è un identikit vero e proprio, ma gli inquirenti – l’indagine è coordinata dal sostituto procuratore Alberto Dello Iacono – hanno tracciato una sorta di profilo. È partito con l’intenzione di fare del male, perché altrimenti non si spiega il coltello. Dopo aver colpito la lucciola ha frugato nella sua borsetta cercando di rubare dei soldi che però non ha trovato. Poi è fuggito in auto, una vettura che ha lasciato nei pressi del luogo dove si è appartato ma facendo attenzione a nasconderla a occhi indiscreti.
Lunedì sono state acquisite anche le immagini di alcune telecamere che si trovano in viale Roma ed è grazie a un filmato che è stato possibile vedere le due figure che si allontanano dopo aver parlottato. Un punto fondamentale questo per dare una direzione all’indagine. Anche perché occorre trovare più riscontri possibili a quello che ha detto la vittima, che si è contraddetta più volte raccontando quello che era accaduto. Il cliente c’è, insomma. E questo esclude il racket.
Martedì 24 gli uomini del nucleo operativo hanno acquisito altre immagini e hanno risentito le lucciole che lavorano in quella zona. Per chiarire alcuni aspetti che sono rimasti poco chiari dopo che c’è stato l’accoltellamento. Secondo le prostitute non è stato un regolamento di conti e non è stato il gesto esasperato di qualcuno che voleva dare una lezione a una donna che non aveva accettato il consiglio dato. Un fatto così grave era da tempo che non succedeva in città. Ma nelle ultime settimane si sono registrati tanti casi che vedono vittime le prostitute: dispetti, clienti che scappano e donne che vengono prese a schiaffi e rapinate. «Non credo si tratti di un rapinatore – ha sussurrato una delle ragazze interrogate in caserma dai carabinieri -, si sono appartati. Era un cliente quello». E infatti si cerca un cliente che si è indispettito per il rifiuto della ragazza ad avere un rapporto non protetto. Non un maniaco, precisano gli inquirenti, ma uno da fermare immediatamente.
il tirreno