martina-nardi-1Mentre al Ministero si assumono decisioni vitali sul destino dell’area industriale apuana, ai parlamentari locali non è concesso di partecipare e tanto meno di sapere il perché. Lo fa presente, comprensibilmente amareggiata, la deputata apuana del Pd Martina Nardi.

 

Che all’indomani delle notizie pervenute da Roma, in merito l’accoglimento della proposta di area di crisi per la zona industriale, che prevede l’accordo di programma per la gestione delle diverse fasi della re-industrializzazione della nostra zona industriale, chiarisce la sua posizione. Ribadendo con forza la sua attenzione e il suo impegno per risolvere una situazione qual è quella della provincia apuana, al vertice delle statistiche negative sulla disoccupazione in Toscana e nel centro nord Italia.

L’onorevole Nardi ricorda che in merito ad una circolare, a lei stessa sconosciuta, che non consente a deputati e senatori di partecipazione ai tavoli istituzionali nei giorni scorsi ha presentato un Interrogazione al Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi, con risposta in Commissione, con cui ha domandato:

 

«se il Ministro sia a conoscenza che i parlamentari referenti per il territorio apuano, non abbiano potuto prendere parte al tavolo istituzionale relativo alla società Nuovi Cantieri Apuani. E se sia consapevole della necessità urgente di realizzare un progetto di riconversione e riqualificazione industriale dell’area apuana, vista la grave emergenza occupazionale».

 

Nella premessa all’Interrogazione posta al Ministro, a cui tra l’altro l’onorevole Nardi si era già rivolta direttamente, prima dell’incontro di giovedì scorso, ha ricordato che:

 

«In occasione della riunione sui Nuovi Cantieri Apuani del dicembre scorso al Ministero, non era stato concesso ai parlamentari di partecipare all’incontro. Diniego previsto in una circolare sconosciuta, che non consentirebbe a deputati e senatori di prendere parte ai tavoli istituzionali. Da più parti è invocata l’apertura immediata di un tavolo di concertazione e confronto presso il Ministero, per stipulare un accordo di programma per l’area di Massa-Carrara, fine a realizzare un progetto di riconversione e riqualificazione industriale. Come prevede la legge per le zone di crisi industriale a complessa a rilevanza nazionale. Le istituzioni locali hanno intrapreso un percorso con la Regione Toscana per far fronte alla drammatica situazione produttiva ed occupazionale dell’area industriale apuana, colpita da una crisi che coinvolge stabilimenti manifatturieri come la Eaton. La provincia apuana è al vertice delle statistiche negative sulla disoccupazione in Toscana e nel centro nord Italia.

 

Al 31.12.2013 più di 10mila i disoccupati in provincia, oltre l’8% dei disoccupati della Toscana. Un tasso di occupazione pari al 59,2% contro il 63,9 % della media Toscana. La più alta emergenza occupazionale regionale e del centro nord d’Italia. Le aree produttive di Massa e Carrara hanno perso oltre 75 occupati stabili su 1000 residenti in età lavorativa, nel periodo cruciale della crisi (luglio ‘08/giugno ’13). E le nuove attività non sono riuscite a contenere le perdite sul fronte produttivo ed occupazionale, così da rendersi necessari interventi di riconversione e riqualificazione industriale per dare una svolta al sistema industriale e produttivo. Il 7 febbraio il tavolo istituzionale provinciale con cui dare forza alle tematiche che fanno parte dell’accordo di programma, coinvolgendo consiglieri regionali e parlamentari»

 

Un’esclusione immotivata, che la deputata apuana del Pd Martina Nardi ribadisce di non condividere. Motivo per cui il suo impegno dopo l’assenza “forzata” di giovedì scorso, per far si che ciò non riaccada, si farà ancora più convinto e determinato. Nel rispetto dei lavoratori del tessuto occupazionale apuano e in virtù del ruolo che lei stessa rappresenta.