expo“Sempre sul filo conduttore del “buon vivere” – ha spiegato la vicedirettrice Silvia Burzagli – abbiamo approntato un pacchetto intitolato “La Toscana dei sensi” che avrà lo scopo di guidare il visitatore dell’Expo e coinvolgerà tutti e 5 i sensi, garantendogli un’emozione forte.”

“Per quanto riguarda il business – ha continuato Burzagli – stiamo mettendo in piedi una serie di relazioni con i rappresentanti degli altri Paesi che parteciperanno ad Expo. Ad oggi i Paesi ospiti saranno 148 e ci saranno 57 padiglioni. Alcuni Paesi, come la Cina, avranno 3 padiglioni. Con Giappone, Usa, Messico, Argentina, Emirati Arabi – ha proseguito – abbiamo già preso contatti per offrire pacchetti alle loro delegazioni che verranno in Italia per Expo. Ogni Paese avrà delegazioni e noi offriamo la possibilità di ospitare a spese della Regione, per 3 giorn, in Toscana, le delegazioni che vorranno visitare le nostre imprese. Abbiamo già avuto feedback positivi in questo senso.”

Sul sito di Toscana Promozione è inoltre stato già attivato il link businessintuscany.com che rappresenta un catalogo online al quale le imprese toscane sono invitate ad registrarsi e illustrare l’azienda e i propri prodotti. “E’ un catalogo online – è stato spiegato – che servirà anche come catalogo per Expo, così le delegazioni straniere potranno scegliere le sigole azienda da visitare e chiedere percorsi su misura.”

L’obiettivo è quello di “affascinare il visitatore con la Toscana delle eccellenze”, dove le eccellenze riguardano, solo per esemplificare, la moda, la tecnologia, l’agroalimentare, il florovivaismo, la nautica ecc.

Intanto, sul fronte dell’incoming turistico, è stata già formalizzata l’associazione temporanea di imprese che ha come capofila il Convention Bureau di Firenze. Il nome del soggetto unico che rappresenterà l’offerta turistica in Toscana è Sharing Tuscany e avrà il compito, insieme a Toscana promozione, di fare co-marketing e di predisporre pacchetti coerenti con le strategia della Toscana. Presto verrà firmato anche un protocollo d’intesa, che avrà durata triennale, per disciplinare i compiti di ciascuno dei partner.