intervento del Consigliere Comunale Stefano Benedetti
Può sembrare paradossale, ma il Crocifisso Cattolico all’interno del Comune di Massa, se si esclude l’ufficio notifiche ( dipendente Martino), mancava ormai da oltre 20anni. Ieri pomeriggio, ho effettuato un blitz “Cristiano” in comune e appeso il Crocifisso nello stesso punto dove tanti anni fa comunisti e socialisti infedeli con un atto inqualificabile lo fecero sparire, sperando, in questo modo, di disabituare l’occhio dei cittadini e soprattutto dei bambini alla visione di Cristo sofferente in Croce. Già una decina d’ anni fa, effettuai un sopralluogo in tutti gli uffici comunali per accertare la presenza o meno del Crocifisso, scoprendo che era presente solo in due , ma con altrettanto stupore notai invece molti quadri e perfino manifesti rappresentanti personaggi storici della sinistra come Berlinguer e miti sempre di quella parte politica come Guevara e perfino Marx. Nell’occasione, nacque anche un diverbio con un dipendente che non volle staccare il manifesto che aveva appeso in modo del tutto illegittimo ad una parete di proprietà pubblica. Non accontentandosi, evidentemente, dell’ arroganza dimostrata nell’ esporre immagini di personaggi politici all’interno del Comune, che è la casa di tutti i cittadini, i socialisti e i comunisti dell’ epoca, pensarono bene di eliminare il Crocifisso dalle pareti, contravvenendo in questo modo anche ad una normativa nazionale che fino ad oggi non è mai stata abrogata. Infatti, riconoscendo il Crocifisso Cattolico come patrimonio storico-culturale italiano, furono emanate in epoca fascista diverse disposizioni( Decreti Regi, leggi e circolari ministeriali) che ne sancivano l’ apposizione obbligatoria nei luoghi pubblici, mai esplicitamente abrogate dai governi che si sono succeduti fino ad oggi. Sulla opportunità e l’obbligo o meno di esporre il Crocifisso nei luoghi pubblici, esistono sentenze e autorevoli pareri che chiariscono molto bene il significato di tale gesto : ” Il Crocifisso o più semplicemente la Croce, a parte il significato per i credenti, rappresenta il simbolo della civiltà e della cultura cristiana nella sua radice storica, come valore universale, indipendente da specifica confessione religiosa“, e comunque, è bene precisare che anche la Costituzione del 1948 che ha statuito l’eguaglianza delle religioni, non ha prescritto nessun divieto circa l’esposizione nei luoghi pubblici. Ho preferito appendere il Cristo in Croce all’ingresso del Comune proprio sopra la targa che riporta i nomi di tutti i primi cittadini a partire dall’ anno 1859, in modo che possa essere notato da tutti e che vigili sulle azioni, la morale ed il lavoro di tutti gli attuali amministratori e dipendenti comunali. Per ultimo, invito il Sindaco a fare la stessa cosa per quanto riguarda il suo ufficio e quindi a promuovere un’ azione di sensibilizzazione nei confronti di tutti i dipendenti, inviando magari una circolare, con la richiesta esplicita di esporre in tutti gli uffici il Crocifisso o in alternativa un’immagine sacra riferibile al Cattolicesimo.