FOTO PATTUGLIA 2STAMANE, LE FIAMME GIALLE APUANE HANNO ARRESTATO G.A.A., DI 62 ANNI, IMPRENDITORE DI ORIGINI IRANIANE, RESIDENTE A GENOVA, MA CHE FREQUENTA LA NOSTRA PROVINCIA PER RAGIONI ECONOMICHE, POICHE’ HA GESTITO UN’AZIENDA OPERANTE NEL SETTORE DELLA CANTIERISTICA NAVALE, IN PARTICOLARE, SPECIALIZZATA NELLA COSTRUZIONE DI NATANTI DA DIPORTO ED IMBARCAZIONI DI LUSSO.

L’INDAGINE, COORDINATA DAL P.M. DR.SSA ROSSELLA SOFFIO, DELLA PROCURA DI MASSA, E’ GIUNTA AD UNA SVOLTA, DOPO CHE SONO EMERSI RILEVANTI ELEMENTI DI PROVA, A CARICO DI 12 PERSONE, INDAGATE PER REATI TRIBUTARI E PER FALSO.

TUTTO E’ PARTITO DA UNA VERIFICA FISCALE AVVIATA NEI CONFRONTI DI UNA SOCIETA’ DELLA ZONA, QUANDO I FINANZIERI DEL COMANDO PROVINCIALE DI MASSA CARRARA SI SONO TROVATI DI FRONTE AD COLLAUDATO MECCANISMO DI SOCIETA’ “CARTIERE”, DEPUTATE A CREARE FALSE FATTURE, A BENEFICIO DI ALTRE AZIENDE DEL COMPARTO.

L’ATTENZIONE SI E’ APPUNTATA SU UN IMPRENDITORE, CHE, A PARTIRE DAL 1995, E’ STATO AMMINISTRATORE DI VENTI SOCIETA’, OPERANTI NEI PIU’ DISPARATI SETTORI, DAL COMMERCIO DEI TESSILI ALL’IMMOBILIARE.

IN TEMPI RECENTI, SI E’ AVVICINATO ALLA CANTIERISTICA NAVALE DI LUSSO, TUTTAVIA, IN CONSIDERAZIONE DELLA DIFFICOLTA’ IN CUI VERSA IL SETTORE, HA PENSATO DI VINCERE LA CONCORRENZA E GUADAGNARE QUOTE DI MERCATO, “RISPARMIANDO” SUL PAGAMENTO DELLE IMPOSTE.

COSI’ HA COSTITUITO UN GRUPPO DI SOCIETA’ (UNA DOZZINA) E, SERVENDOSI DI AMMINISTRATORI–PRESTANOME, HA GESTITO IN MANIERA DIRETTA LA PRODUZIONE, EVITANDO ACCURATAMENTE DI “USCIRE ALLO SCOPERTO” ED ALIMENTANDO UN “VORTICE” DI FATTURE FASULLE (EMESSE E RICEVUTE), CHE SI AVVICINA AI 13 MILIONI DI EURO.

SOLO NELL’ULTIMA AZIENDA VERIFICATA, I FINANZIERI HANNO SCOPERTO 8 MILIONI DI EURO DI FATTURE FALSE E RICAVI NON DICHIARATI PER CIRCA 6 MILIONI DI EURO, CHE SONO VALSI ALL’IMPRENDITORE UN “RISPARMIO” FISCALE DI BEN 6 MILIONI DI EURO, IN SOLI TRE ANNI.

IL SISTEMA ERA SEMPLICE. BASTAVA APRIRE UNA SOCIETA’, ASSUMERE DELLE MAESTRANZE E TENERE SOTTO CONTROLLO I COSTI, ATTRAVERSO L’EMISSIONE DI FATTURE IN GRADO DI RIDURRE “GLI UTILI”, CON L’OBIETTIVO ULTIMO DI FAR EMERGERE UNA POSIZIONE ADDIRITTURA DI CREDITO VERSO LO STATO.

NEL CORSO DELLE PERQUISIZIONI, SONO STATE TROVATE NELLA DISPONIBILITA’ DELL’IMPRENDITORE PROSPETTI E SITUAZIONI CONTABILI AGGIORNATI DELL’INTERO GRUPPO SOCIETARIO, SEGNO EVIDENTE DI UNA REGÌA ACCORTA E DI UNA PIANIFICAZIONE FISCALE “PRONUNCIATA”.

L’ARTIFICIO, EFFETTIVAMENTE, FUNZIONAVA, DATO CHE, AL MOMENTO DI AVVIARE I CONTROLLI, E’ STATO RISCONTRATO CHE LA MAGGIOR PARTE DELLE AZIENDE VANTAVA UN CREDITO VERSO IL FISCO (O UN DEBITO ESTREMAMENTE CONTENUTO).

E IN PIU’, IN CASO DI ISPEZIONI O DI CONTROLLI, L’AZIENDA INTERESSATA VENIVA LASCIATA “MORIRE” E, ALTROVE, SE NE COSTITUIVA UN’ALTRA, CON LA SOLITA “TESTA DI LEGNO” CHE SI PRESTAVA A DIRIGERE (SULLA CARTA) E AD ESEGUIRE LE DIRETTIVE DELL’AMMINISTRATORE DI FATTO (L’IMPRENDITORE ARRESTATO), IN CAMBIO DI UN MISURATO MENSILE.

COMPLESSA E’ STATA LA RICOSTRUZIONE DEL “GIRO” D’AFFARI, POICHE’, NONOSTANTE METICOLOSE RICERCHE, LA DOCUMENTAZIONE RINVENUTA SPESSO ERA FRAMMENTARIA.

A QUESTO SI AGGIUNGE LA SCARSA DISPONIBILITA’ DI INFORMAZIONI SULLA REALE COMPAGINE SOCIETARIA, DATO CHE MOLTE DI QUESTE AZIENDE ERANO PARTECIPATE O IN STRETTI RAPPORTI D’AFFARI CON SOCIETA’ UBICATE IN C.D. “PARADISI FISCALI”, COME L’ISOLA DI MAN, IL BELIZE, IL DELAWARE, O, PER RESTARE PIU’ VICINI,  LA SVIZZERA ED IL LUSSEMBURGO.

L’INDAGINE E’ SCATURITA DALL’APPROFONDIMENTO DELLA SITUAZIONE CONTABILE DELLA SOCIETA’ CAPO-GRUPPO, DI STANZA A MASSA, CHE, A POCHI MESI DALLA SUA COSTITUZIONE, HA VISTO CRESCERE IN MODO ESPONENZIALE IL PROPRIO FATTURATO.

NOTA ANCORA PIU’ SINGOLARE E’ IL FATTO CHE, NEL VOLGERE DI TRE ANNI, SI SONO ALTERNATI BEN 5 AMMINISTRATORI.

GLI ACCERTAMENTI SONO STATI EFFETTUATI CON MIRATE ACQUISIZIONI DOCUMENTALI ED AUDIZIONI DI TESTIMONI, IN TOSCANA, IN LIGURIA E IN LOMBARDIA.

DA QUI, LO SPETTRO DELL’INDAGINE SI E’ ALLARGATO A TUTTO IL GRUPPO D’AZIENDE.

ALLA FINE, LE INFORMAZIONI RACCOLTE HANNO PERMESSO DI FORNIRE ALLA MAGISTRATURA UN QUADRO ESAUSTIVO DEI FATTI CRIMINOSI, TANT’E’ CHE E’ STATO EMESSO UN PROVVEDIMENTO DI ARRESTO (AI DOMICILIARI), PER IL DOMINUS DELLA FRODE FISCALE.

PESANTI LE CONTESTAZIONI. LE PRINCIPALI IPOTESI RIGUARDANO L’EMISSIONE E L’UTILIZZO DI FALSE FATTURE (REATI PUNITI FINO A SEI ANNI DI RECLUSIONE), L’OCCULTAMENTO E LA DISTRUZIONE DELLA CONTABILITA’ E LA DICHIARAZIONE FISCALE INFEDELE.

LA TIPOLOGIA DI REATI IN QUESTIONE CONSENTE ANCHE L’EMISSIONE DI UN PROVVEDIMENTO DI SEQUESTRO PREVENTIVO DI BENI (C.D. “PER EQUIVALENTE”), PER UN VALORE FINO ALL’AMMONTARE DELLE IMPOSTE EVASE (CIRCA 6 MILIONI DI EURO).