Gabriele-Chiurli-“Restituire ai cittadini il potere di decidere, prima di tutto attraverso una modifica alla Costituzione che permetta al popolo di votare le leggi attraverso referendum legislativi”. Nasce con obiettivi di alto livello “Democrazia Diretta”, nuovo movimento politico presentato oggi da uno dei padri fondatori, il consigliere regionale Gabriele Chiurli, attualmente nel Gruppo Misto.

“Democrazia Diretta – dichiara Chiurli – si pone fin dallo statuto lo scopo di modificare gli articoli che vanno dal 70 al 75 e il 138 della Costituzione italiana, per introdurre una reale partecipazione degli elettori al processo legislativo”.

Nello statuto si fanno inoltre precise limitazioni per gli aderenti al movimento, per i quali “non sarà sufficiente dimostrare di avere la fedina penale pulita”: fatta eccezione per alcuni reati che precludono completamente l’accesso (come i reati contro lo stato, l’associazione a delinquere e altri), i nuovi iscritti “verranno valutati caso per caso da un collegio di probi viri, perché non si può escludere a priori chi ha sulla coscienza una pendenza per disturbo alla quiete pubblica, ad esempio”.

Già protocollato anche il Codice etico del movimento, con espliciti riferimenti alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e alla stessa Costituzione italiana. Il Codice etico detta poi una serie di ferree regole a cui attenersi in fatto di candidature, campagne elettorali (e relative spese), assunzione di incarichi pubblici, con la precisa indicazione di dimissioni in caso vengano meno in qualsiasi momento le condizioni sine qua non all’eleggibilità stabilite dallo stesso Codice.

Il nuovo soggetto politico vede la luce in Consiglio regionale della Toscana, ma promette di approdare ben presto in altre Istituzioni, tant’è che il marchio “è già stato registrato a livello europeo”, sottolinea Chiurli, “perché è in Europa che si prendono le decisioni fondamentali per il nostro futuro, adesso che i Parlamenti nazionali sono stati svuotati di buona parte della propria sovranità”.

“Con questo movimento – chiarisce il fondatore – ci auguriamo di riportare la politica nelle mani dei cittadini elettori e di scardinare il sistema di lobby che opprime l’intero Paese, bloccandone di fatto le potenzialità di crescita”.