Forte contestazione ieri, martedì 9 luglio, nei confronti del presidente di Gaia S.p.a. Ermindo Tucci, giunto al Comune di Carrara per incontrare il sindaco Angelo Zubbani e presentare il nuovo servizio “Noi da te”. Il motivo delle proteste il distacco, da parte della società di servizi idrici, dei contatori dell’acqua per alcuni cittadini in difficoltà economica che non erano riusciti a pagare l’ultima bolletta.
Un caso questo che ha fatto rumore, nella città di Carrara, e ha provocato l’indignazione e la solidarietà di molti abitanti che hanno aderito alla contestazione. Fra gli episodi più spiacevoli, che hanno montato la protesta, si può citare quello di una famiglia di Bedizzano: alla coppia del paesino in provincia di Massa Carrara, è stata tolta l’acqua non considerando la presenza in casa di un bambino nato da appena 30 giorni. E questo per non parlare della signora 51enne disabile, con tanto di certificato medico ad attestare l’handicap, a cui è stata troncata la fornitura senza alcuna esitazione.
“Chi non paga non ha i soldi – denuncia un attivista del comitato per l’acqua pubblica – tagliando completamente l’acqua andate a ledere un diritto fondamentale, voi agite solo in nome del denaro”.
E pensare che da pochi mesi la società di servizi idrici Gaia S.p.a ha lanciato un’operazione d’immagine in cui si esalta il Codice Etico aziendale “uno strumento di vitale importanza che orienta l’agire dei nostri dipendenti ai principi di disponibilità, professionalità, cortesia, con l’obiettivo primario di perseguire la piena soddisfazione dell’utente e di tutelare i suoi diritti” (così si legge in un comunicato stampa di marzo).
Il sindaco di Carrara Angelo Zubbani, per rimediare alla gaffe politica, si è impegnato a far pressioni affinché si rivedano i regolamenti e si garantisca l’erogazione di una fornitura “minima vitale”. Forse era il minimo che ci si poteva aspettare da un membro dell’AIT (l’Autorità Idrica della Toscana).
“Il Codice Etico è un patto di onestà che vogliamo stringere prima di tutto con gli utenti – si legge ancora nel comunicato di Gaia – creando con loro un rapporto solido, ispirato alla reciproca fiducia”. Dopo questi episodi la fiducia è sicuramente compromessa e, usando una metafora scolastica, si può dire che in “Etica” Gaia è rimandata a settembre
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