parco apuaneVia libera al bilancio preventivo 2013 dell’Ente Parco regionale Alpi Apuane. La commissione Ambiente e territorio, presieduta da Gianfranco Venturi (Pd), ha espresso voto favorevole a maggioranza con l’astensione di PdL e Fratelli d’Italia.

Per quanto attiene le entrate derivanti da trasferimenti di fondi da parte di Enti, la previsione vede a carico della Regione, per le spese di funzionamento, la somma di 1milione e 277mila 500 euro, con un importo diminuito di oltre 105mila euro rispetto al 2012. L’entità del trasferimento a carico delle due Province di Lucca e Massa Carrara risulta pari a 143.637,20; 195.428,92 per i 16 comuni. A carico delle Unioni di Comuni, che si sostituiscono alle disciolte Comunità Montane, risultano 37.674,04. Alla cifra complessiva dei trasferimenti ordinari di Regione ed enti – pari a 1.654.240,16 – vengono aggiunti alcuni contributi finalizzati, in parte da richiedere, altri già concessi.

Nel capitolo delle spese correnti particolare rilievo assumono quelle per il personale (1.046.432,28). Sono previsti rimborsi spese al personale pari a 4mila euro, mentre il fondo per la formazione ed aggiornamento del personale ammonta a 2.750,00. Si continuano a prevedere spese per la gestione dei centri visita nonché la gestione di alcuni punti di orientamento dei visitatori.

Nella relazione di accompagnamento al bilancio preventivo si ribadiscono i pilastri su cui poggia l’azione di governo dell’area protetta. Tra questi, le iniziative e le attività promosse dal Parco devono “sottintendere alla logica dello sviluppo durevole o sostenibile, alla conservazione della biodiversità e all’uso durevole delle sue risorse, in una visione unitaria di tutto il territorio dell’area protetta”. Le iniziative devono inoltre “tendere a valorizzare le attività e la qualità della vita dei cittadini residenti nell’area protetta”. “Il metodo per conseguire tale risultato – si legge ancora – è la concertazione con gli Enti locali e le associazioni economiche, sindacali, culturali, sociali ed ambientali rappresentative della varie realtà, anche al fine di superare la diffidenza riscontrata tra i cittadini che abitano le zone più svantaggiate del Parco.