ASL CARRARA«Omogeneità di trattamento e provvedimenti a eventuali carenze di personale all’interno delle aziende sanitarie comprese nell’Estav Nord-Ovest». È la richiesta del consigliere regionale del gruppo Più Toscana e membro della IV commissione “Sanità”, Gian Luca Lazzeri che, in seguito alla lamentele di alcuni utenti dei pronto soccorso di Massa e Livorno riportate dalla stampa, chiede alle aziende sanitarie di conoscere il piano delle assunzioni e l’attuale situazione dell’organico.

«Durante gli ultimi 10 giorni – spiega – dalla stampa abbiamo raccolto le seguenti testimonianze. La prima riguarda l’ospedale di Livorno». “Vorrei raccontare – si legge – che mi è accaduto all’ospedale di Livorno domenica 28 aprile […]. Mia moglie si è fratturata il polso. […] Giunta al pronto soccorso dopo le procedure burocratiche è stata mandata a fare la radiografia e accertata la frattura al polso è stata di nuovo mandata al reparto ortopedico[…]. Dove c’era solo un addetto che dopo aver visionato le lastre ha detto a mia moglie che la frattura è importante ,ma essendo da solo e dovendo in qualche modo fare trazione sull’arto per ripristinare l’assetto delle ossa, non poteva al momento fare nulla, quindi ha praticato una specie di doccia gessata, e le ha detto di ritornare l’indomani mattina verso le 10,30, perché ha spiegato che per fare la suddetta manovra di ripristino minimo servono tre persone.

«La donna – dice il consigliere – si è invece recata all’ospedale Cisanello di Pisa dove, tolto il gesso, è stato effettuato l’allineamento delle ossa e una nuova doccia. Mentre nel secondo caso un uomo in seguito a una ferita a una mano si è recato all’ospedale di Massa».

Mi è stato detto – si legge – che il piccolo intervento avrebbe richiesto una stanza sterile e che mi sarei dovuto presentare all’ambulatorio chirurgico il giorno dopo”. L’uomo si è invece recato al Versilia dove è stato medicato rapidamente. Si tratta di situazioni, che se corrispondenti a verità, fanno riflettere sulle conseguenze quotidiane della mancanza di personale, pagata oltre che da medici e infermieri costretti con ordini di servizio a lavorare il doppio, anche dai pazienti che ricevono assistenza a macchia di leopardo. Per tale motivo ho presentato un’interrogazione per chiedere alla Giunta di verificare se gli eventi corrispondano a realtà e, nel caso, predisporre per le due Asl un piano di assunzioni capace di coprire eventuali criticità nell’organico, una volta ottenuto e valutato l’attuale quadro del personale medico-infermieristico».